lunedì 30 giugno 2008

Ricevo e pubblico una lettera dell'Avv.Mario Filomeno,dove lo stesso risponde in prima persona alle provocazioni ricevute in numerosi commenti in cui il sig,De Franco si è cimentato nel corso degli ultimi giorni.


Caro Angelo,
purtroppo,nonostante l’attività professionale e le tante altre vicende serie politiche e amministrative, dovrò occuparmi di tale Antonio De Franco.
Non ve ne sarebbe bisogno dal momento che dal punto di vista dell'etica non solo politica la stragrande maggioranza dei Francavillesi,compresi i miei avversari politici, ritengo operino le giuste distinzioni.

Prima di dare qualche opportuno chiarimento su una serie di reiterate fandonie e affermazioni di natura chiaramente diffamatoria chiedo al De Franco di rendere conto della sua multiforme storia politica indicando dettagliatamente le varie scelte compiute negli anni: dalla prima Repubblica ad oggi quale novello fustigatore dei D'Alema, De Castro & c. e fautore di una lista dei 30 "Robin Hood"!

Come riferimento temporale assuma Il De Franco il momento dell'abbandono della vocazione religiosa (guarda caso l'unico,di un gruppo ragazzi da me seguito quale educatore negli anni '70, ad essere colpito da crisi mistica (!!!).

In proposito resta la consolazione per me di non aver contribuito, sia pur minimamente, ad arricchire la comunità ecclesiale di cotanto "chierico"!

Quante scelte politiche ha compiuto, quante tessere di partito ha richiesto ed ottenuto dalla Democrazia Cristiana in poi (e se è vero anche,come da lui stesso affermato in qualche circostanza, di aver avuto in contemporanea sia la tessera della D.C. e del P.S.I.), quante volte è stato candidato ed i consensi ottenuti passando per la Lega, Forza Italia, D.S., La Primavera del Presidente Errico, La Margherita!

Ci dica le date ed i periodi in cui tali scelte sono fatte e poi mutate.

L'unica tessera che non ha mai avuto è certamente quella del Partito Popolare di Francavilla all'epoca in cui era da me rappresentato! Dal sottoscritto non ha mai ricevuto “visibilità” e considerazione politica: questo è sicuro!

Poi ci dica il De Franco se è a conoscenza dell’esito del processo penale a carico dell'Ufficio Tecnico da lui evocato (questione Pozzi Artesiani di Bax mai entrati in funzione nonostante l’importo dell’appalto di £. 400 milioni nei primi anni ’90) e nel quale il parolaio Sindaco Filomeno ebbe a costituirsi parte civile nell’interesse del Comune. Se non lo sa è grave perchè dimostra di non seguire le vicende sino in fondo. Ma forse lo sa perchè da quel processo non ne esce bene il responsabile dell'Ufficio Tecnico ma altrettanto bene non ne esce l'Ingegnere da lui citato e promotore,tale definito, di quel procedimento dove fra l'altro non è stato sentito quale testimone. Di tale questione ho parlato anche in una non lontana seduta di Consiglio Comunale.

Ci dica il De Franco se conosce tutta la vicenda amministrativa del Centro di Carico Intermodale perchè se la conoscesse (altro che funzionalità a Bargone o altro!) avrebbe appurato che sin dal 1995,il Sindaco parolaio Filomeno, ebbe ad attivare la procedura di decadenza nei confronti dell'ATI aggiudicataria dell'opera non appena rilevati i primi segali di dissesto economico della ditta, procedura non condotta a termine grazie alle mozioni di sfiducia operate nel ‘95/96 da parte anche dei lì a poco nuovi compagni di strada (mi riferisco a F.I. dell’On. Vitali che garantirono al De Franco una responsabilità a livello Regionale . O non è risultato per qualche tempo responsabile dell’Agricoltura?).

Inoltre sempre il parolaio Filomeno,a tutela degli interessi della collettività e non perchè partecipe di ambienti che attendevano di investire in quella struttura, dal 1996 ha sempre contrastato tutte le modifiche delle convenzioni perchè volte a coprire lo stato di dissesto della società Emme Costruzioni mentre altri, pur di non perdere l'occasione di investimenti,facevano finta di niente pervenendo così anche alla odierna beffa di dover risarcire la vecchia società della guardiania (altre centinaia di migliaia di euro) assicurata a causa di una presunta responsabilità del Comune e non di chi ha coperto le nefandezze, sia a livello politico sia a livello dirigenziale-amministrativo.

Tanto,ove i Giudici amministrativi dovessero accogliere la domanda di acquisizione al patrimonio comunale stante l’affermata perdita della proprietà del suolo, a non parlare delle ulteriori somme da sborsare ai proprietari dell’area a soddisfo della partica di esproprio mai portato a termine.

Perché il De Franco,trincerandosi dietro presunti interessi della Città, non parla di tali vicende?

Ed allora il De Franco fornisca,con precisione, le notizie richieste e così valutare se il Nostro è una persona da ammirare per una grande capacità di cambiare rispetto agli eventi o per la capacità di "adattarsi" secondo il vecchio costume italico dell’aggregarsi ai vincitori di turno! Altrimenti dovremmo ascrivere il fenomeno ad un preoccupante stato di instabilità comportamentale!

Io so di aver pagato politicamente una certa coerenza stante il rifiuto di accettare compromessi di bassa lega (vd. epoca del mandato a Sindaco, vd. detronizzazione nel 2000 da responsabilità Provinciali esercitate nel Partito Popolare perchè decisamente contrario ai metodi gestionali di Antonino e compagni di sinistra....).

Per quanto mi riguarda posso dire di aver vinto,con una coalizione quasi inesistente, 2 ballottaggi, di aver acquisito oltre 730 voti personali nel novembre 96 da candidato del Partito Popolare (candidato Sindaco Avv. Carlo Tatarano), prima del defenestramento dal Partito Popolare ho contribuito con il consenso acquisito a Francavilla nelle Regionali 2000 a tenere accesa ancora la fiammella del Partito a livello Provinciale, dopo 5 anni di assenza e senza mai aver gestito “poteri” di una certa natura ho formato una lista civica formata da 20 persone degne e rispettate dai cittadini e di fronte alle quali dovreste solamente inchinarti. La lista ha conseguito circa 1.200 voti e cioè il 5% dei voti espressi (più della lista Moratti a Milano inserita in una coalizione vincente) certamente più dei consensi fatti acquisire al Presidente Errico nel 2005! (altra grande scelta del Presidente!).

Un’ultima curiosità: cosa ne pensa dell'affare discarica a Francavilla e mi riferisco a tutta la procedura seguita nell'assegnazione e gestione di essa,come esplicitata in una mia mozione presentata e discussa in Consiglio Comunale nell’ novembre/dicembre 2007? non si trinceri dietro la mancata raccolta differenziata, pure elemento decisivo. Deve esprimersi,se a conoscenza degli atti, sulla regolarità procedurale o meno della gestione da parte della Francavilla Ambiente e delle procedure che l’hanno vista assegnataria della realizzazione dell’impianto di Biostabilizzazione.

Inoltre che ne pensa dell’allocazione,ritenuta legittima dal TAR Lecce sulla scorta di una procedura di diniego priva di motivazioni, dell’impianto dell’ALIFER nella zona Industriale e cioè una zona,già illegittima per come sviluppatasi rispetto alla legislazione vigente, di natura promiscua dove si svolgono attività di vendita al dettaglio, di produzione e commercializzazione di prodotti alimentari, di produzioni artigianali e di piccole e medie industrie.

Perché continuare a perpetuare in quella zona atti di illegalità e non allocare,ad esempio, l’attività ALIFER nella nuova zona Industriale sulla via di San Vito ove peraltro esiste la discarica?

Per quanto concerne l’attività di “parolaio” invito il signor De Franco ad acquisire le mozioni, le interpellanze, i resoti e gli atti riproducenti l’attività delle Commissioni Consiliari e dei Consigli Comunali dal dicembre 2006 al maggio 2008 ed anche dagli anni 1995 all’ottobre 2000 e così forse capirà perché tanta attività di killeraggio nei confronti del sottoscritto.

Del resto,forse una coincidenza, lo stesso Vitali nel comizio di ringraziamento dopo le lezioni amministrative del 2006 invitava pressantemente il dr. Gatti a non dimettersi mai. Non è strano che un parolaio desse preoccupazioni addirittura ad un Parlamentare ed oggi a ‘nnu prete spugghiatu?

C’è infine da chiedersi se la dott.ssa Forleo si ritenga pienamente soddisfatta di essere difesa da un tale signore affetto da randagismo politico!

Mario Filomeno

61 commenti:

Angelo ha detto...

E' sparito De Franco....

Anonimo ha detto...

Attenzione! Scoop politico dell'anno:
il post dell'avv. Mario Filomeno su De Franco è abusivo infatti non ha chiesto la autorizzazione preventiva a Don Pietro Chirico.
A tal proposito corre voce negli ambienti ecclesiastici che appena saputo della biricchinata l'ex direttore spirituale di barbablù ha manifestato disapprovazione esprimendo costernazione per l'ennesimo sermone fuoriposto: "si ripete la cattiva abitudine che cercai di fermare col fatidico,
Mario... taglia".
(si era nella sala riunioni della Curia di Oria e mentre Don Pietro Chirico diceva ciò, interrompendo dal pubblico, nel tentativo di fermare la logorrea in atto, alzava la mano dx con l'indice ed il medio che si agitavano nel mimare una forbice).

Anonimo ha detto...

De Franco ora ti nascondi dietro a Pippiniello?
Certo da chierico mancato e magari "chiamato" ad alte sfere....ridurti ad un semplice sacrestano,sia pure storica figura,non è da Te figura eccelsa che pontifichi in tutti i campi....(compresa la telogia morale o sulla sessualità)
Però,terra terra ed in parole semplici, perchè non rispondi alle domande che sono state fatte?
Ma forse ho dimenticato la celebre frase"lu pilu tira cchiù di cientu cavaddi" da Te pronuciata per giustificare la fuga dal Seminario!
Ma forse, più che una sofisticata e versatile personalità, sei un semplice antesignano di provincia dell'Onorevole Cetto Laqualunque...
fto un lontano conoscente del tuo venerato Marcincus

Anonimo ha detto...

Allo scemo che pretende di attribuirmi il post di Pippiniello che cmq non ho scritto io, sappia che non avrei mai potuto dire che "lu pilu tira chiù...". Infatti conosco molto bene il detto popolare il quale non parla di "pilu" bensì di "filu". Precisamente dice: "LU FILU TIRA CHIU' TI LU 'SSARTU".
Lu 'ssartu so cos'è: lo teneva mio nonno mestru Cicciu De Franco, sarto famoso (fu quello personale di Thaon De Revel) detto Lu Russu per via dei capelli rossicci, sul tavolo di lavoro. E' un canapo fatto da tanti fili da cucire di colore diverso da cui il sarto di volta in volta prendeva il filo del colore desiderato.
Il detto si riferisce alla differenza tra il filo, che sia pure invisibile e all'apparenza inconsistente, riesce a legare e tirare le cose, molto di più dello 'ssartu che nonostante la sua appariscente grossezza se messo a legare due cose, non vi riesce e finisce con lo sfilacciarsi!
Con ciò un tempo si voleva significare che le volizioni e le passioni, ma anche la paura, della persona, pur essendo cose visibilmente inconsistenti, appartenendo alla sfera mentale, riescono a tirare la persona a fare cose molto di più di quanto può fare o imporre ogni altra costrizione materiale!

Oggi l'analfabetismo di ritorno ha fatto si che nel detto si sostituisse, "filu" con "pilu" facendo perdere il senso genuino e completo della frase che, nel senso originario, è molto più significativa e bella.

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Riguardo a Filomeno è meglio far parlare i fatti. Le suggestioni sono fuoco di paglia accendono al momento ma poi restano senza effetto duraturo.
Se Filomeno è appagato del suo background, del modo in cui vede la realtà, perché rompergli il giocattolo? Che continui pure! Se per tenere la sua idea falsata e illusoria della realtà ha bisogno di inventarsi un "De Franco", faccia pure, per carità!
Ma scusate: posso io, il De Franco quello vero, inseguire il "De Franco" inventato di Filomeno? No, di certo!
Cosa dovrei fare? Rispondere per dire quello che tutti capiscono leggendo la paranoia politica di Filomeno cioè che la descrizione e l'analisi dei fatti non corrisponde alla realtà?
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Allora! In questi casi c'è da mettere avanti quello che siamo, la nostra storia familiare, professionale e sociale.
Quando faccio il confronto con quella di Filomeno io mi domando e chiedo ai francavillesi come mai siete tanto amanti del peggio!
Alle prossime elezioni i voti che avete dato a Filomeno (all'incirca quanto quelli dati a me) dateli a me: almeno avrete in Consiglio un cittadino con i piedi per terra e la testa sulle spalle.

Angelo ha detto...

A De Frà....mo l'hai sparata grossa,i voti di Mario a te...ma cosa rappresenti?

Angelo Roma

Anonimo ha detto...

A De Frà....mo l'hai sparata grossa,i voti di Mario a te...ma cosa rappresenti? Angelo Roma
5 luglio 2008 19.37

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Molto, rappresento molto. Sono un valore ed ho una identità sociale e politica nitida e specchiata riconosciuta a livelli che superano i ristretti confini della Città. Coloro la cui strada si incrocia con la mia come controparte o avversario mi temono tanto da usare il termine pericoloso - cosa che a me non dispiace - quando si riferiscono a me, assommando due indisponilità: non mi vendo; non faccio l'utile idiota.

E proprio perché ho la consapevolezza di ciò che sono e rappresento, che non ho da perdere tempo dietro il Tuo scandalizzarTi e meravigliarTi.

Il problerma è Tuo. Acquisisci i dovuti elementi di conoscenza ed emancipati ma sbrigati, perdendo tempo cresci e coltivi in Te la "passione degli incapaci" che manifesterai da grande: recriminare per le opportunità mancate. Serve anche per non farsi cogliere inappagati dal tempo sentendosi come dei falliti e si può addebitare agli altri le colpe per i propri errori.
Proprio come fa il Tuo amichetto.

Non Ti perdere, pensa per Te.

Et de hoc satis...

Angelo ha detto...

Per l'"amico" De Franco
Se ti può consolare,le mie scelte raramente mi hanno portato a dare la copa ad altri.

Non mi scandalizzo,ne mi meraviglio,rifletto solamente!Rifletto sul fatto che all'improvviso sei apparso nella scena mediatica cittadina additando a tutti colpe e misfatti!La politica francavillese sarà marcia,ma il tuo sparare a 360° a mio avviso include anche persone che marce non sono,che non hanno fatto politica per scopi personali e che nelle loro esperienze amministrative(pur brevi) hanno portato aria buona!Attacchi i professionisti che si avvicinano e fanno politica per passione e non perchè debbano mettersi in luce,molto sbagliato!
Qualche giorno fa dicesti che, ogni singolo elemento dei Democratici per la Costituzione, avrebbe preso i voti conquistati nel 2006,anche candidandosi con altre forze,forse è vero,ma si sarebbe persa sicuramente l'identità morale ed onesta che ci acoomuna,tu non sai come lavoriamo e per tanto non ti puoi azzardare a trarre conclusioni senza senso,perchè così facendo mi fai pensare ad un puro atto di invidia!

Io del passato politico Francavillese conosco poco in quanto giovane,in quelle poche cose che conosco è compreso anche il tuo girovagare per partiti(che ci può stare) prima a destra poi a sinistra(e questo non ci può stare);come me lo spieghi?Non sei attualmente vicino alla DC dopo aver chiesto di avvicinarti ad IdV(sono due partiti poco omogenei mi pare)?Io son giovane voglio capire,come Mario ha dato spiegazioni alle mie domande,perchè non me ne dai qualcuna anche tu?

Per quanto riguarda me ed il mio percorso di crescita,non avrei potuto scegliere modo migliore per farlo,in politica si ascolta,si impara e dopo si agisce,ma per imparare si ha bisogno di ottimi maestri ed ottimi esempi,li ho trovati!

Se ti va di perderlo il tuo tempo dietro di me,fallo pure,altrimenti non ti preoccupare,capisco che una persona così multi-impegnata non può permettersi di dare personalmente spiegazioni sulle proprie incongruenze politiche!

Saluti Angelo Roma

Anonimo ha detto...

Gent. Angelo Roma,
il dialogo è qualcosa che rende l'umanità degna, non è mai perdita di tempo e non va disatteso.

Bene, provo a risponderTi:

1° - Io non sono vicino o dentro a nessun partito della D.C. Non ho mai pensato neanche per un minuto secondo di avvicinarmi a IdV. Non ho mai detto nulla e fatto nulla che desse il diritto anche solo in via ipotetica di pensare a queste mie "vicinanze" e che le ha inventate è solo uno stupido maligno di quattro soldi, scemo per giunta. STO SEGUENDO INSIEME E COME TANTI ALTRI MILITANTI, CON UNA CERTA SOFFERENZA, GLI SVILUPPI DEL P.D.
Ciò detto, spero che Tu non mi faccia più domande stupide che mi mettono in bocca cose che non ho mai detto e in testa delle intenzioni che non ho mai avuto. Chi Ti sta insegnando a fare così è tutt'altro che un buon maestro bensì è un cattivo maestro. Conosco bene la tattica di attribuire ad una persona cose inverosimili che non potendosi falsificare si manifestano come "vere" solo dicendo il contrario cioè la verità, cioè negandole! Sono stupide tattiche paranoiche.
In futuro quando Ti dicono cose su e di me, Ti prego di chiedermene conto direttamente a me come hai fatto ora.

2° Sei stato distratto e Ti sei perso più di qualcosa per dire di me che all'"improvviso sei apparso nella scena mediatica cittadina".
Ci sono sempre stato e non solo mediaticamente ma anche fattivamente. Ti devi andare a leggere le tante motizie date dai mezzi di informazione che riguardano diverse iniziative che mi vedono protagonista ma con una avvertenza: non troverai mai una mia foto; non l'ho mai data pur richiesto, in quanto sono per principio contrario all'uso della immagine della persona.

3° Se avremo l'opportunità di conoscerci avrai modo di renderTi conto che sono una persona a cui sentimenti quale l'invidia, gli è del tutto estraneo. Non so nemmeno da dove si comincia. Poi dovresti spiegarmi come si fa ad agire in conseguenza dell'essere invidioso o dell'effetto dell'invidia. Ripeto è un qualcosa di assolutamente estraneo alla mia cultura che non capisco. Ora mi devi spiegare quali parole o atteggiamenti da me usati farebbero trasparire la presenza in me di questo sentimento così che possa capirci qualcosa.

4° Se attacco qualcuno non lo faccio parlando male della persona o inventandomi delle cose ma a ragion veduta facendo riferimenti a fatti e comportamenti (reali e verificabili). Lo faccio assumendomi la responsabilità di quello che dico (il che costa, sempre) e non come i pettegoli che sparlano di nascosto. Se qualche professionista è stato oggetto di qualche mia azione o di strali è perché ho valutato secondo retta coscienza che era necessario farlo.
Puoi mettere la mano sul fuoco e scommettere che mai e poi mai ho verticalizzato nei riguardi di qualcuno perchè "entrava in politica": ciò è semplicemente assurdo, falso e anche segno di stupidità affermarlo!

5° La mia trasmigrazione partitica è una delle favole che si raccontano sul mio conto.
Quella della crisi dei partiti in cui Lor Signori dicono una cosa e ne fanno un'altra è un vero e proprio dramma e non vedo la differenza tra il "coerente" che per tenersi fedele alla sua coerenza finisce con l'approdare ad una lista civica ed il "coerente" che schiva la truffaldineria di Lor Signori sottraendosi all'obbedienza cieca che richiede di vendersi l'anima lasciandosi la libertà di cambiare.
Ho però all'attivo un punto in più: la candidatura, di cui vado particolarmente fiero, per la Primavera Pugliese, per l'apporto dato senza aver mai chiesto nulla in cambio nè per me nè per altri.
Apporto effettivo non limitato al collegio brindisino.
Apporto dato da me non da millantatori politici che rivendicano un impegno, un attivismo politico e dei risultati al pari di come in Beautiful Mind, il matematico John Nash, rivendicava di far parte di un programma segreto e di svolgere una missione condotta dal sig. Parker per il Governo.
Quando Nash vinse e controllò le sue proiezioni mentali, potè rendersi conto che la missione di cui aveva tanto discusso ed il sig. Parker con cui lui aveva parlato per ore e ore, erano solo invenzioni della sua mente, e giunse, così, a vincere il premio Nobel.

(P.S. Se vuoi conoscere il mio modo di far politica e di essere società civile leggi qualcosa di Thomas Paine e capirai molte cose)

Angelo ha detto...

Caro De Franco,
semplicemente vorrei che ti fosse chiara una cosa,io posseggo una mente pensante e nessuno mi usa per mettere in scena chissà quali teatrini!
Chi mi insegna,col suo modo di fare,a fare politica,ha le capacità di rispondere in prima persona e non si servirebbe mai di un giovanotto alle prime armi!

Se dici che non sei vicino alla DC non ti posso contraddire,era una pulce che mi è arrivata all'orecchio,ma per quanto riguarda IdV,beh qui la tua telefonata c'e' stata e non puoi negarlo!

Poi se ritieni stupide le mie affermazioni riterrai anche stupido l'autore,ossia la mia persona stessa!Quindi ti pregherei di andarci calmo con tali affermazioni!

Infine se il tuo girovagare è fasullo come mi spieghi il vestirsi da leghista(in Puglia poi) per poi essere un candidato della Margherita nela propria vita politica?Perfino Berlusconi è più coerente!

Saluti

Anonimo ha detto...

Angelo, ha detto...
Se dici che non sei vicino alla DC non ti posso contraddire,era una
pulce che mi è arrivata all'orecchio,ma per quanto riguarda IdV,beh qui la tua telefonata c'e' stata e non puoi negarlo!
6 luglio 2008 17.46

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Ti ho già risposto:
Antonio de Franco, ha detto...
""" Conosco bene la tattica di attribuire ad una persona cose inverosimili che non potendosi falsificare si manifestano come "vere" solo dicendo il contrario cioè la verità, cioè negandole! Sono stupide tattiche paranoiche""".
6 luglio 2008 17.24

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Testa pensante! E quando mai ho messo in dubbio la Tua autonomia di mente pensante? Tu hai parlato di maestri che hai trovato per la Tua strada di vita e li hai definiti "ottimi". A quella Tua frase mi riferivo e Tu stesso me ne hai dato il destro.
A me l'esperienza di vita ha insegnato a guardarmi dai paternalismi di chi si erge a maestro di vita: dietro si nascondono sempre interessi reconditi.
Il maestro di vita migliore che ho trovato è stato quello che mi ha insegnato che nella vita "l'errore è un diritto" dal quale devi imparare. Per cui, mi insegnò, come il miglior maestro di Te sei Tu stesso.
(essendo una memoria intima non Ti dico al momento di chi si tratta forse in un'altra occasione!)

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Cosa dirti? Cerchi il dialogo per vomitarmi addosso falsità? Fai pure!
Questo Ti insegnano i Tuoi maestri? Allora, non potrò essere annoverato tra questi perché non sono un cattivo maestro.

Tieni presente il principio di realtà. Noi possiamo costruirci il mondo virtuale che vogliamo, compiacerci dell'idea che ci facciamo degli altri, immaginare che le cose vadano in un certo modo.
Ma quando operiamo interferiamo nella realtà e non in quella virtuale che ci siamo fatti nella nostra testa.

Guai se operiamo in concreto secondo l'aspettativa della realtà virtuale che abbiamo in testa: come si finisce?
Beh, chiedilo ad un esperto del settore, uno psicologo ad esempio. Il dott. Carmelo Ciracì va bene alla bisogna ed è una persona disponibile ad ascoltare e dialogare, oltre che un buon professionista. Chiedi pure a Lui come si finisce (e soprattutto come ci si cura, sai prevenire è meglio che curare. A proposito! Per questo, dico per la prevenzione facendo tesoro dell'esperienza, quella dei maestri può servire!).

Angelo ha detto...

L'unica cosa che mi fa piacere è che quantomeno di ciò che dici ne sei convinto!

Tu resta pure convinto dele tue verità io delle mie,nel tuo cattolicissimo ego però non esimerti dal duettare con la coscienza!

Poi attendo risposte!Come può un uomo passare dalla Lega alla Margherita,(tralasciando il passato) ed essere ancora definito coerente?

Ma comunque per ciò che mi riguarda il discorso si sta protraendo anche oltre il previsto,d'altro canto sarai oberato di "missioni" ed "iniziative" per il cittadino.
Cerchiamo più che altro,ognuno a suo modo ed ognuno con le sue abitudini e verità di fare una politica costruttiva e non spicciola!

Penso che ora Francavilla non abbia bisogno di un continuo dibattere tra un giovanotto ed un espertissimo prode della politica cittadina!

Saluti

Anonimo ha detto...

per ciò che mi riguarda il discorso si sta protraendo anche oltre il previsto...7 luglio 2008 10.34
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Gent. Angelo Roma,
non sono certo io che ho pensato di dedicare ad Antonio De Franco, addirittura un post. Per cui...

Il giudizio di coerenza è in funzione della coscienza della persona. Se le decisioni sono assunte con retta coscienza, non perché ci si venda o per costrizione, allora sono sempre frutto di coerenza.
Ti ripeto: non c'è nessuna differenza - rispetto al giudizio di coerenza - tra chi cambia partito perché i loro capi fanno cose contraddittorie rispetto ai programmi che diventano carta straccia, e chi se ne va per approdare ad una lista civica perché messo in minoranza da capi senza scrupoli:
E' LA STESSA COSA. SE SECONDO IL TUO METRO DI GIUDIZIO IO SAREI INCOERENTE ALLORA ANCHE QUELL'ALTRO LO E' (è sufficiente il classico rinvio: "peggio per te, le battaglie si fanno dall'interno!!!" E l'incoerenza, come Tu la vedi, resta tutta li).
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Dell'esperienza della Lega non rinnego nulla: in quel momento era l'unica scelta possibile per rompere la cappa trasversale del catenaccio catto-comunista che nonostante i cambiamenti attanagliava il nostro territorio.
Quell'esperienza ha lasciato un figlio illegittimo alla politica francavillese, il Centro di Carico Intermodale che, senza di noi, non sarebbe giunto alla fine dei lavori i quali si sarebbero fermati a quelli del primo stato di avanzamento, dopo aver liquidato il secondo.

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Sinora ho parlato di rimando, ora fammi dire qualcosa che piace a me.
RESTO CONVINTO CHE L'INTERPORTO DI SECONDO LIVELLO COME PREVISTO IN FRANCAVILLA FONTANA DAL P.R.T. SI POSSA E SI DEBBA FARE NELLA NOSTRA CITTA' SULLE CENERI DELL'EX INTERMODALE.
PENSO CHE IL RISULTATO (GRAZIE AD ALCUNE NEGATIVE PERFORMANCE DI AREE VICINE ALLA NOSTRA IN CONCORRENZA DA SEMPRE COL NOSTRO INTERPORTO) E' ANCORA FATTIBILE ED A PORTATA DI MANO SOLO CHE LA CLASSE DIRIGENTE DI QUESTA CITTA' COMPRENDA COSA E' UN INTERPORTO, NE CAPISCA L'ASSOLUTA IMPORTANZA PER LA NOSTRA CITTA' E LO VOGLIA CON TUTTA LA SUA VOLONTA'.
Ci sono tutti i presupposti per attivare l'Interporto ex Centro di Carico Intermodale. La vertenza con i proprietari si risolve riadottando la relativa delibera (cosa che, penso, sarà già stata fatta). I soldi della finanziaria 2004 sono ancora presso la Tesoreria e si possono usare con giudizio recuperando il tempo perduto e, se non ci sono, se ne possono trovare altri.
TI SFIDO AD ABBRACCIARE QUESTA BATTAGLIA IN CUI E' IN GIOCO LA PERMANENZA DELLA BARICENTRICITA' E DELLA IDENTITA' STORICA ED ECONOMICA DELLA NOSTRA CITTA' CHE I NOSTRI AVI HANNO COSTRUITO, FINITO IL PRINCIPATO, PROPRIO SULLA MOBILITA' (STATALE 7, STAZIONE F.S., LINEA SUD EST, FIERA).
VI SONO IMPRESE DEL SETTORE DELLA INTERMODALITA' EUROPEE DISPOSTE AD ENTRARE DA SUBITO NELL'INTERPORTO DI SECONDO LIVELLO DI FRANCAVILLA.
-
Il fatto è che per raggiungere questo obiettivo serve una classe dirigente che non prenda ordini da fuori o dall'alto non svendendosi per un piatto di lenticchie ma che faccia valere gli interessi e la volontà della città.



P.S. Francavilla ha bisogno del nostro dibattito purchè non serva per parlare male di Antonio De Franco o di cose ormai vecchie e passate, bensì dei bisogni attuali dei cittadini.

Anonimo ha detto...

Sig. Roma Lei è disinformato e pur di mettere in cattiva luce De Franco si arrampica sugli specchi dicendo fesserie.
Come Le fa a risultare che De Franco sia approdato alla Margherita se il dott. De Franco non è stato mai iscritto a quel Partito?
Abbiamo accettato la sua candidatura nella lista della Margherita da indipendente alle ultime amministrative e gli va dato atto del non trascurabile apporto dato.
Se deve schizzare fango eviti la casa degli altri.
Con deferenti saluti...

Angelo ha detto...

Oilà,addirittura in tre a commentare....

Comunque,io non voglio screditare nessuno,semplicemente mi sono alquanto incuriosito dell'atteggiamento di De Franco.

Il dibattito tra me e lui è stato,penso,privo di offese e serrato,con risposte(non sempre condivise) ai vari miei quesiti.

Il sig.De Franco ha dato risposta in merito alla questione del passaggio dalla Lega alla Margherita senza specificare se possessore di tessera o meno.Penso che essere vicino alla Lega e vicino alla Margherita o Primavera di Errico che sia,è contraddittorio di suo,tessera o non tessera!
Ma(ripeto)De Franco ha risposto dicendo che non importa il partito,ma le ideologie e i programmi,quindi ha già risposto(ripeto ancora) e non ha bisogno di avvocati!

Per concludere tutto è iniziato,da parte mia,nel momento in cui,lo stesso De Franco,ha rivolto ai Democratici per la Costituzione(di cui sono fiero di far parte) delle critiche che non stanno ne in cielo ne in terra!

Con riguardo Angelo Roma

Anonimo ha detto...

Ah Filomè, se la Forleo la difendevi tu a quest'ora altro che trasferimento da Milano, avrebbero gettato le chiavi della cella dopo averla messa dentro!
Sai solo vomitare veleno. Ecco il giusto inquadramento di Filomeno: il nemico che tutti vorrebbero e l'amico che tutti desidererebbero per i propri nemici.
Ma guardati un poco. Sei un oscuro e anonimo avvocato di provincia, senza lode e senza infamia. E ti permetti di pontificare sulle persone senza neanche conoscerle.
De Franco a confronto di te è un gigante e dinanzi a lui ti devi solo inginocchiare e, anzi, non faresti una cosa male se gli chiedessi ogni tanto qualche consiglio con i qualui potresti solo migliorare.

Anonimo ha detto...

Gent. Angelo Roma,

la risposta che hai dato a "Di Coste-Zizzo-Lopalco ha detto..." del 9-7 è incongrua riportando troppe cose NON DETTE.
Allora, facciamo il punto della situazione. Dallo scambio di commenti emerge:
- che il concetto di coerenza di Filomeno, da Te solo amplificato, è solo arroganza, malignità e falsità - con anche una dose di stupidità - poiché si tratta del classico STEREOTIPO per colpire una persona che non va a genio.
Certamente l'incoerenza viene meno se uno decide di stare dalla sua parte! Ma guarda un po'...!!!
... forse delle scuse a questo punto mi si dovrebbero!

- Si conferma che Filomeno non è un elemento di cambiamento della comunità bensì l'ESPRESSIONE E MANIFESTAZIONE DELLA CRISI MORALE E CIVILE IN CUI VERSA LA COMUNITA' FRANCAVILLESE, AL PARI DI COME LA SPIA DEL CRUSCOTTO DELLA MACCHINA SEGNALA CHE BISOGNA FARE RIFORNIMENTO CHE STA FINENDO IL CARBURANTE.
Quando escono a galla i tipi e le mentalità come quelle di Filomeno è come se si accende una spia che la comunità ha bisogno di qualcosa.
A noi tocca capire e dare.
MA, CONTINUANDO NELL'ANALOGIA, NON SI RIEMPIE IL SERBATOIO METTENDOCI DENTRO LA SPIA, BENSI' QUALCHE ALTRA COSA.

- INFINE - Quando si parla di Antonio De Franco, si sbaglia a parlare della persona ma si deve (non perché lo imponga ma per la ragione che si ha a che fare con uno che non personalizza ma che ragiona sui fatti ed i comportamenti) giocoforza parlare di qualche vertenza, di qualche problema.
QUELLO CHE E' PIU' PENOSO, E QUI IL PENOSO CI STA TUTTO E PER TUTTO, DI FILOMENO E' CHE TUTTO QUESTO METTERLA SUL PIANO PERSONALE NEI MIEI CONFRONTI E' SOLO UN FALSO SCOPO IL CUI VERO OBIETTIVO DEL DE CUIUS E' VIGLIACCAMENTE PROPRIO QUELLO DI SVIARE DAL DOVER ARGOMENTARE SULLE VERTENZE PORTATE AVANTI DA DE FRANCO, COME MAB O CON ALTRE REALTA', IL VERO OBIETTIVO E' SVALUTARE AL FINE DI NON DOVERSI PRENDERE LA BRIGA DI FARE IL SACRIFICIO DI ENTRARE NEL MERITO, DI STUDIARE SOLUZIONI, DI SOVVENIRE AI BISOGNI DELLE PERSONE, DI PROPORRE ED ATTUARE SOLUZIONI.

Insomma siamo dinanzi alla classica situazione della favola. La volpe che non arrivava all'uva diceva che era acerba. Nell'esempio De Franco è l'uva e Filomeno è la ...povera volpe. Più povera Francavilla che è piena e inflazionata di volpi come Filomeno...
... una possibile spiegazione sul perché stiamo combinati così!

Angelo ha detto...

De Franco caro,il commento di risposta dato ai tre signori l'altro giorno era riferito al dibattito aperto tra me e te!Non so perchè ci metti in mezzo Filomeno,che
(ti ripeto) sa rispondere benissimo da solo e non ha bisogno di avvocati difensori!
Non eri stato proprio tu quello che voleva parlare ora di cose serie?
Bene ieri ho pubblicato un post sulla "mondezza" a te tanto cara(mancano le foto perchè ho dei problemi con blogger).
Ritengo sia un argomento importante questo,se ti va commenta e non portare avanti questo stucchevole dibattito fatto di giri di parole e pochi fatti!
Grazie!

Angelo Roma

Anonimo ha detto...

Ma non mi dire....!
Forse è apocrifa la firma del post "senza titolo" che stiamo commentando qui?

Forse non hai capito bene o non Ti sei reso conto di quello che hai fatto. Bisogna rinfrescarTi la memoria e ricordarTelo. Allora rileggiTelo perché capita che quando si fanno le cose "a comando" poi si tenti la rimozione psicologica e della memoria.

Hai dato spazio ad un post pieno di sciocchezze, contenente uno stupidario che non interessa la gran parte dei lettori, di associazioni di cose e persone irreali, di processi alle intenzioni del tutto inventate e di stereotipi.
Insomma un post che esprime molto bene l'incultura politica dell'autore Filomeno ma sappi che non ci sto a fare da cartina di tornasole del livello della incultura e della stupidità degli altri.


P.S. Se veramente desideri fare qualcosa di concreto nell'ambito del settore ambientale dei rifiuti contro le discariche e per la raccolta differenziata e a recupero sono a Tua completa disposizione però ad una condizione CHE TU MI USI LO STESSO TRATTAMENTO CHE RISERVI A FILOMENO CIOE' SENZA PREGIUDIZI, STEREOTIPI, IN BUONA FEDE, CON RISPETTO, E COSI' VIA.
Sai non mi va tanto a genio di essere oggetto di discriminazioni... (usiamo questo eufemismo)

Angelo ha detto...

ok

Angelo ha detto...

Ok,siamo sempre li...andiamo avanti tu con la tua verità,tutti gli altri (compresi me e Filomeno) con la loro....va bene così...te l'ho già detto qualche giorno fa...

Sempre a DISPOSIZIONE Angelo Roma

Anonimo ha detto...

Verità!
Non Ti sembre un poco grossa?
Sei passato dai "giri di parole" alla "verità".
Ti piacciono le montagne russe o i voli pindarici, evidentemente.

Devi parlare di opinioni, devi. E non sbagli.
Tutti siamo portatori di punti di vista che dobbiamo saper confrontare con gli altri.
SE IMPARI A RAGIONARE COSI' IN FUTURO EVITERAI DI PRESTARTI A STUPIDI POST COME QUELLO CHE QUI TI OCCUPA.

(la prossima sulla raccolta differenziata, ho delle novità).

Angelo ha detto...

Grazie per il mega insegnamento....."maestro"!

Anonimo ha detto...

Senti Angelo Roma,
quando si sbaglia è poco commendevole girarla in ironia, la cosa migliore - ma si devono avere gli attributi a saperlo fare - è ammettere subito l'errore. Si fa più bella figura e si merita la fiducia degli altri.
Provo a dire le stesse cose con altre parole infatti a questo punto penso che nel Tuo caso si tratti proprio di deficit di comprendonio.

Il punto è il seguente.
A me delle persone che più o meno amabilmente Ti mandano missive sul conto di altri nonché del contenuto della Tua corrispondenza, non me ne importa un fico secco. Sono fatti e cose personali Tue.
Il fatto è che Tu del Tuo epistolario decidi di pubblicare un testo che riguarda Antonio De Franco.
Bene. Riguardo al mittente della Tua posta non ho da dire niente SOLO CHE LA SUA MISSIVA DIMOSTRA LA SUA CODA DI PAGLIA. HA PAURA DI ME, DELLA MIA MEMORIA STORICA E DELLE MIE POSIZIONI. SA CHE HA A CHE FARE CON UNO CHE NON PUO' PRENDERE IN GIRO COME FA CON GLI ALTRI E CHE POLITICAMENTE "LI GGIUSTA L'OSSI".
Orbene, a nessuno è data la facoltà di sottrarsi al dovere di dare conto rivoltando veleno verso chi glielo chiede.
Sarebbe troppo facile ...e poi! Che razza di spirito democratico è mai questo!
Il discorso si chiude qui.

Ora passiamo al merito di questo mio commento.
La figura da imbecille la fa chi senza usare alcun spirito critico pubblica le cose tal quali senza neanche prima informarsi e guardarsi intorno. Senza avere lumi nel merito di ciò che pubblica. Fa la parte dello stupido chi parteggia col pregiudizio anziché dialogare e ricercare il dialogo con chi non si conosce chiudendosi tutte le porte alle proprie spalle.
Vedo nella Tua pubblicazione una acritica combutta da gregario col mittente di cui Ti è piaciuto farti canale e veicolo di trasmissione.

A Venezia i comportamenti umani, come quello su descritto che Ti riguarda, di chi si presta a canalizzare acriticamente le cose degli altri, vengono apostrofati "chiavica" (per analogia alla funzione della chiavica che è appunto un piccolo canale di scolo atto a far transitare sostanze liquide di terzi).
Niente di offensivo ma solo un poco di storia e di filologia. Non Ti scandalizzare!

Il fatto è che, come vale per il mittente, vale anche per Te, ma anche per me e per tutti, ognuno è responsabile delle proprie azioni. L'essere gregario non comporta alcuna esimente. Ed il gregario - salvo la manleva dovuta all'ignoranza, laddove è applicabile - non è meno responsabile del capo.

Angelo ha detto...

Ascolta caro AdF,hai ragione va bene?Ti piace portare le cose alla lunga essere zelante,pesante,a volte insopportabile ed offensivo,io sono dotato di poco comprendonio,sono stupido e faccio cose stupide,ma nella mia testa ho le mie verità,come anche tu nel tuo pozzo di scienza del tuo cervello hai le tue,te l'ho detto tempo fa e te lo ripeto,finchè ognuno rimane ancorato sulle proprie posizioni non si va avanti!
Hai detto di essere un pezzo da 360(4 volte 90 in matemetica) dimostralo!

Arrivederci...con qualcosa di SINCERO!

Anonimo ha detto...

Continui a non renderTi conto. Spiegami, che senso ha metterla sul piano delle verità e della ragione?

Non è più semplice riconoscere lo sbaglio e fare quanto vi è di più umano che nobilita la persona:
CHIEDERE SCUSA.

Ti pesa troppo? Ma è la cosa più umana e sincera (invece della ragione si dice che "è dei fessi").
Purtroppo non so ancora se è probabile visto questo Tuo continuo rintuzzo.

Angelo ha detto...

Scusami,ma per cosa dovrei chiederti scusa?Per avere una posizione diversa dalla tua?O dovrei chiederti scusa perchè secondo la tua immensità sono stupido?

Non voglio avere ragione,non mi interessa e non mi serve averla!

Chi ha offeso chi?Sono stato io?Ti ho chiamato stupido?Ti ho chiamato deficiente?NO!Quindi....

Non rintuzzo nulla....voglio chiudere la questione qui,non perchè mi sono reso conto di aver sbagliato(perchè a mio avviso non ho sbagliato) ma perchè son stufo di rispondere alle tue zelanti paranoie!

Anonimo ha detto...

ALL'ANGELO STUFATO...

1 - Tu non puoi chiudere unilateralmente.
Non oso pensare che la tua "questione" sia un atto solitario di autocompiacimento. Proprio quell'atto che per brevità viene detta anche "sega" dal movimento del falegname che nel far fare su è giù alla lama impugnata dal manico richiama altro su è giù che si fa in certe situazioni, non essendovi di meglio o per non fare qualcosa di peggio, dando anche un minimo di momentanea soddisfazione. Pertanto, atteso che l'erba voglio nasce solo nel giardino del Re, la volontà di chiuderla non può essere solo tua ma richiede la disponibilità delle persone che hai coinvolto; me per primo, che - come puoi vedere - al momento non ha nessuna volontà di chiudere poiché il chiarimento è in corso e non è affatto completo.

2 - Se non la vuoi non la devi neanche dare.
Tu dici: """Non voglio avere ragione,non mi interessa e non mi serve averla!""".
La ragione di cui si parlava è quella che maleducatamente e presuntuosamente volevi affibbiare a me. Constato, insieme ai lettori, la tua ennesima piroetta da incoerente per cui non vuoi per te quello che con benefica larghezza pretendi di dare agli altri.
Da qui si capisce il concetto che tu hai del prossimo...

3 - Nel merito della questione.
Non è un problema di sbaglio. Semmai lo sbaglio che fai è quello di non saper rivedere il tuo giudizio per un malinteso senso dell'orgoglio che la tua educazione ti impone.
Allora, ritorniamo all'origine del discorso.
In modo palesemente forzato hai pontificato del mio migrare per partiti solo perché ti serviva un pretesto per avallare lo stereotipo del saltimbanco. Il tutto col fine di denigrarmi.
Dopo un opportuno chiarimento; Dopo aver dimostrato che se il tuo metro di giudizio viene esteso vi incappano anche persone che tu presumi coerenti; Dopo aver dimostrato che il tuo è solo uno stereotipo; dopo tutto ciò, pensi di uscirtene invocando la libertà di avere ciascuno le sue verità!

Pertanto, concludendo questa fase, la tua verità consiste in questo: siccome De Franco non ti va a genio, deve essere sputtanato. Ogni pretesto è buono anche quello di inventarsi una sua inesistente incoerenza.
Che dire? E' un metodo che oscilla tra l'inquisizione (la pretesa da te avanzata di dover dare giustificazioni di qualcosa) e la purga stalinista (l'accusa formulata come a-priori per il bene del partito).


P.S. Sei stufato e il puzzo della cottura (sono vegetariano e la carne mi puzza!) si sente. Mi dispiace, ma è un problema privato tuo: non è buona educazione immettere cattivi odori nella casa degli altri.

Angelo ha detto...

Premesso che ho le finestre chiuse,quindi non senti gli odori delle mie succulenti grigliate,devo correggerti su alcune cose.

1-Ti ho chiesto lumi sul tuo vagabondare senza meta alcuna da un partito ad unìaltro,da dx a sx passando per il centro e tu diligentemente(come tra l'altro fai sempre,avendo sicuramente un PC con la tastiera "scancellata") mi hai risposto dandomi le tue spiegazioni.Le ho accettate,le accetto!Ciò,tra l'altro,è ciò che ho scritto al trio che ti ha difeso tempo addietro.

2-Il fatto che accetti le tue spiegazioni non è strettamente legato o direttamente proporzionale al fatto che le debba pure condividere,quindi restiamo li su 2 posizioni diverse,anche questo già largamente espostoti.

3-Tra una sega ed un'altra,di certo non viene il cruccio di andare a rompere le scatole a tale De Franco,mi ha infastidito il tuo attaccare a spada tratta "chicche e sia"(come dice Totò) soprattutto il tuo "sfogo" sui Dem x la Cost. era fuori luogo e totalmente inesatto e denigrante.
Anche questo passaggio l'ho largamente spiegato,ma evidentemente lo stupido e duro di comprendonio sono io e non riesco a farmi capire dall'esperto e scafato ragioniere.

4-(Ripeto)Non attacco nessuno perchè non mi sta a genio,ma semplicemente muovo delle osservazioni,possono essere condivise o no,non è un problema mio,tra l'altro su qualche commento di qualche altro blog,tempo fa,eravamo anche in sintonia!Ora,dato che le seghe di solito portano cecità(dice il prete)e non "paccitudine",perchè tempo dopo avrei dovuto dibattere con un signore qualsiasi se non con un motivo serio?

5-Posso trovare pretesti per "calunniare" qualcuno se questo qualcuno rappresenta qualcosa o un'istituzione,ma non mi sembra questo il caso....e poi non è insito nella mia persona fare ciò!

6-Ho chiesto di porre fine al dibattito,per dedicare questi 4 minuti di tempo ad altre tematiche più importanti e interessanti,ma siccome le decisioni non le prendo da solo,continuiamo pure a dibattere,no problem,mi farò meno seghe...

Cordialmente Angelo Roma

Anonimo ha detto...

"Occa toa ti zucchiru"... si dice a Francavilla.
Vorrei tanto in certi momenti che i nemici mi trattassero al pari di un inaffidabile vagabondo della politica così che potessi essere lasciato in pace a svolgere la mia attività sindacale di tutela dei senza potere e degli interessi diffusi.
Purtroppo solo Angelo Roma pensa ciò! Ma Angelo Roma, purtroppo per me, è poco più di niente e di nessuno per cui la sua convinzione non mi sposta le cose neanche di una virgola ed invece io devo passare tanto tempo a difendermi e guardarmi dal potere corporativo e dirigista nelle cui aspettative non sono più di un morto che cammina (lo stesso dei nemici dei mafiosi), tutt'altro che un vagabondo della politica. Un pericoloso soggetto da tenere sotto controllo, da sabotare, da delegittimare.

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Non è estemporaneo quello che ho sostenuto e sosterrò sui Democratici per la Costituzione. Si tratta di un pensiero motivato (non uno stereotipo) difficile da contraddire se non gettando fango sul sottoscritto autore.
Allora, ripeto.
IL PROGETTO POLITICO SOTTESO ALLA CREAZIONE DEI DxC E' FALLITO. DxC NON E' RIUSCITO A CATALIZZARE L'ISTANZA DI CAMBIAMENTO MUTANDOLA IN CONSENSO ELETTORALE. I CANDIDATI DELLA LISTA CIVICA ESPRESSIONE DI DxC, HANNO PRESO I VOTI CHE AVREBBERO CMQ PRESO OVUNQUE E COMUNQUE SI FOSSERO CANDIDATI SENZA CHE IL PROGETTO POLITICO DEL PARTITO APPORTASSE ALCUN VALORE AGGIUNTO.
IL CANDIDATO PIU' SUFFRAGATO E' STATO UN MEDICO DI FAMIGLIA A CONFERMA DI UN CONSENSO DI COMPIACENZA UGUALE A QUALUNQUE ALTRO VOTO DA PASSIATORE A BRUNO.
IL FATTO, POI, DI ESSERVI UNITI IN LISTA NON E' UN VALORE DI PER SE' SE NON CONSENTE DI CONSEGUIRE GLI SCOPI DEL MOVIMENTO (SALVO CHE TRA QUESTI SCOPI NON VI ERA QUELLO DI GARANTIRE CHE FILOMENO ENTRASSE IN CONSIGLIO COMUNALE).
UNA DELLE CAUSE PER CUI NON AVETE CENTRATO L'OBIETTIVO, ALDILA' DEL VELLEITARISMO DEL PROGETTO, E' STATO L'ESSERVI FOSSILIZZATI SU LA FIGURA DI FILOMENO DANDO L'IDEA DI ESSERNE LA LISTA PERSONALE.

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Ora bando alle cose passate. Ti faccio una domanda sul presente: DxC oggi avrebbe un senso ed un ruolo importante visto e considerato lo sviluppo della questione morale nel csx (Unipol-D'Alema, Monnezza-Bassolino, Sanità-Abruzzo, Cupola Lucana-Prodi, AcqueChiare-Brindisi) poichè potreste incarnare la posizione critica maggioritaria, la testa d'ariete per smobilitare l'attuale classe dirigente del csx in tutta la provincia di Brindisi. Tale posizione costituirebbe una coerente continuità con la "battaglia" del 1999-2000 rivendicata da Filomeno! O no?
Orbene, ciò detto: non si capisce il vostro silenzioso star fermi. Andate addirittura agli incontri placebo per "allargare" la coalizione con i non-vagabondi.

Bene, restate pure come e dove siete. Ma se poi fra qualche tempo andrò a ribadire che qualcuno fa il chiacchierone e tra questo qualcuno ci siete voi della lista di Filomeno, con in testa il vostro capo, non prendetevela con me ma solo con voi stessi.


P.S. Se invece intende svolgere questo ruolo ditemelo, avrete un iscritto in più.

Angelo ha detto...

Si si...è come dici tu,ora per costesia vai a fare....il sindacalista...

Anonimo ha detto...

Anziché perdere tempo dietro a dei cretini.

De Franco, questa volta la ragione gliela devi proprio dare...

Anonimo ha detto...

Grazie anonimo per l'insperato aiuto anche se non condivido che dai del cretino alle persone con cui sto discutendo a cui, pertanto, chiedo scusa.

Adesso che mi sono tolto davanti l'inutilmente pretenzioso Angelo Roma, passiamo a Mario Filomeno.

Si, dico a te, avvocato Mario Filomeno. Scoperchiamo qualche scheletruccio nel tuo armadietto di salvatore della patria. Iniziamo.

Primo scheletro.
Nel poco - per fortuna - tempo in cui fosti sindaco scadeva l'appalto del servizio dei trasporti funebri e tu sindaco con la tua giunta - non so se per ignoranza o per interessi politici - nonostante l'intervenuta abolizione della privativa comunale nel settore, prorogasti SENZA APPALTO (alla faccia del moralizzatore! Moralizzatore a convenienza, verrebbe da dire!) il servizio di trasporto alla ditta MEMMOLA per 80.000.000 di lire annui gettati letteralmente dalla finestra a carico del bilancio comunale.
-
Solo grazie al mio intervento che feci notificare tramite ufficiale giudiziario il provvedimento dell'autorità antitrust di abolizione della privativa del trasporto funebre comunale, quel servizio fu tolto (CON SOMMO DISPIACERE PER UN ANZIANO E NOTO PRINCIPE DEL FORO FRANCAVILLESE CHE DA ALLORA ME L'HA GIURATA A MORTE!) a Memmola e liberalizzato. Il nuovo regolamento del servizio adottato seguì pedissequamente una consulenza da me stilata agli atti del Comune e da allora i cittadini contribuenti francavillesi stanno risparmiando i soldi dell'appalto della privativa.

Ti dispiaceva tanto mortificare i tuoi amici Memmola e il collega avvocato o vi era un supremo interesse della comunità a farti fare quella schifosa proroga a carico delle tasche dei cittadini?

Avv. Filomeno, pretendo da te una risposta di chiarimento in merito a quanto sopra.

Il secondo scheletro ha per oggetto l'urbanistica precisamente una concessione edilizia rilasciata dalla Giunta Filomeno ma prima aspetto due giorni per la rispota a questo commento. Grazie.

Anonimo ha detto...

P.S. Giusto per intenderci. L'abolizione della privativa comunale del servizio di trasporti funebri risaliva a due-tre anni prima dell'insediamento delle Giunte Filomeno per cui non poteva non conoscerla.

Angelo ha detto...

Per chiarezza,sono io che ti ho lasciato perdere!

Anonimo ha detto...

Roma Angelo, con quel "per chiarezza,sono io che ti ho lasciato perdere!" (una figuraccia per gli associati del tuo movimento politico che ti sei riproposto di difendere) confermi che De Franco ti ha tolto davanti alle scatole.
Ti sei arreso, non hai argomenti.

Non ti rendi conto o non capisci che il "lasciar perdere" è una fuga? Issare la bandiera bianca della resa? E sei così ingenuo da rilasciare al tuo interlocutore l'autocertificazione di ammissione da te stesso!

A questo punto, dai proprio l'idea di parlare a ruota libera.
Sentiamme: chiudi proprio il blog che è meglio! Dopo questa figuraccia...

Alessandro Acquaviva

Angelo ha detto...

Caro Alessandro Acquaviva,io posso pure interloquire all'infinito,ma con persone serie e non offensive.

C'e' da dire una cosa poi,se figuraccia lo è stata,non mi dispiace affatto,perchè se leggi tutti i commenti ti renderai conto che De Franco ha sempre glissato sulle domande fattegli!

Mo se arriva uno qualsiasi e mi dice di chiudere il blog addirittura siamo alla frutta....io avrei fatto una figuraccia e dovrei chiudere il blog...e De Franco quindi dovrebbe espatriare sulla luna?

Ma valaaaa

Anonimo ha detto...

Il post di Filomeno è un esempio alla grande di politica paranoica o di paranoia politica.
Mi riferisco quando parla dei pozzi artesiani di Bax lamentando il disimpegno di un teste non capendo che proprio lui, Filomeno, fu la causa principale degli sviluppi incerti dell'azione penale.

Penso che Filomeno in ciò è sincero ed in buona fede. Veramente lui non si rende conto, non ha capito come sono andate ed il perchè delle cose e dei fatti: non è per lui!!!
In quel momento a lui faceva politicamente comodo prendere le distanze da Attanasi, Iurlaro e De Franco, ecc. perché così compiaceva la cordata dell'Intermodale di Bargone, a cui si accreditava come suo amico e nemico di chi li stava seriamente infastidendo.
Che in tal modo distruggeva l'affidamento della opinione pubblica sulla questione morale creata dalla azione svolta dal 1992al 1994 dai tre leghisti a Filomeno importava poco: a quel punto bavava per il potere!
Lasciò l'amaro in bocca il suo atteggiamento zelante di attacco verso di loro.

Dopo una presa di posizione scomoda che ha comportato sacrifici, il farsi dei nemici, si viene bistrattati e insultati proprio da chi non te lo aspetti cioè da chi stava godendo il risultato positivo di quei sacrifici - assunto come il nuovo che può salvare la città - per cui dovrebbe stare dalla stessa parte.
Dopo aver gettato fango su chi ha dato un aiuto fondamentale facendo da battistrada della novità rappresentata da Filomeno, si ha l'ardire di rinfacciare la resa per non aver fatto l'eroe sino in fondo!
Più paranoia di questa: paranoia perché così facendo Filomeno non si rendeva conto che si indeboliva politicamente isolandosi nella società.
Ed ancora oggi non lo ha capito e va in giro a fare domande insensate perché è convinto che lui deve essere votato perché è lui. Perché è il nuovo, perché è l'onesto, perché è quello che sa leggere meglio le carte, perché lo ha ordinato il medico, ecc. ecc.
E la politica di Filomeno è ancora affetta da paranoia, cioè non vive con i piedi per terra ma delle immagini ideologiche che si è creato nella mente, se ancora oggi si trova a dover chiedere al testimone il motivo di un comportamento di cui lui è stato il maggiore responsabile con un atteggiamento politicamente contraddittorio e insulso.

In concreto in quel periodo Filomeno è stato il cavallo di troia della conservazione con conseguenze negative sino ad oggi per cui la questione morale in Francavilla è tutt'oggi moribonda.

Anonimo ha detto...

Secondo scheletro.

Un costruttore per lottizzare un'area crea all'inizio degli anni '80, un volume tecnico di proprietà condominiale (deposito gas prima dell'allaccio alla rete del metano) adiacente la proprietà comunale di un asilo nido e al centro di un crocevia. Dopo l'allaccio alla rete pubblica il volume tecnico è oggetto di richiesta di concessione edilizia non certo da parte del condominio bensì del costruttore per costruire dei locali commerciali e due abitazioni!
Ma come è stato possibile che il costruttore richiede ed ottiene una concessione edilizia su una proprietà comune del condominio? Eppure il sindaco dell'epoca, avendo lo studio di avvocato proprio in quel condominio in via D'Acquisto, non poteva non sapere come stavano le cose!

Tutto legale vi verrà risposto! Quel sindaco, sto parlando proprio di Filomeno, se ne è infischiato degli interessi della comunità la quale avrebbe fruito di un'ampia zona di uso comune espropriando il volume tecnico, creando una piazzetta e se ne è infischiato di alleggerire la pressione urbanistica della zona.
Tutto legale! Tutto corretto. Si disse. Come se la forma delle procedure è sufficiente a giustificare l'indirizzo amministrativo della A.C.

Immagino che la politica paranoica di cui è preda la nostra povera Francavilla comporta che gli stessi soggetti e sodali che autorizzarono quel piccolo, ma non per questo non significativo, scempio urbanistico oggi reclamano che su via D'Angiò non si facciano palazzine bensì parcheggi!
Ma è inutile lasciare la domanda sospesa: la giro al sig. Filomeno da cui desidererei sapere come si è espresso quale rappresentante dei DxC in merito quando si è discusso dell'area di via D'Angiò?

Non è che che abbiamo scoperto dei furbetti del "quartierino" (urbanistico)?

Anonimo ha detto...

Il caso De Franco Antonio può trovare il suo naturale epilogo solo nelle opportune sedi giudiziali non costituendo le sue libere esternazioni legittime critiche e valutazioni,sia pur al di sopra delle righe, di natura politica.
Lui,evidentemente, così operando pensa di poter rivestire il ruolo di un grande pensatore e stratega anche se sfortunatamente incompreso dalla stragrande maggioranza dei cittadini e di chi lo conosce! Chi si contenta gode!
Nel suo caso è quanto mai appropriato il detto: “se lo conosci lo eviti!”.
Costui,attraverso una frenetica attività di manipolazione di fatti o peggio ancora di rappresentazione di fatti non veri, attacca chiunque sia di ostacolo ai suoi molteplici interessi che,se pur legittimi, sempre interessi sono da considerarsi. Io,fra le altre cose,ho avuto l’ardire di ingaggiare,dal 1995, una battaglia per la legalità circa la realizzazione e gestione del Centro di Carico Intermodale che ormai,secondo quanto affermato anche da autorevoli responsabili del centro destra Francavillese (vd. Sen. Curto ed anche l’ex Sindaco Marinotti), pare non aver più futuro quanto meno per la sua destinazione originaria. Se quella battaglia non fosse stata neutralizzata e soprattutto fossero state denunciate tempestivamente e da più settori le coperture e complicità consumate a livello sociale, politico e amministrativo, da qualche anno forse quella struttura avrebbe visto la luce. Altro che esecutore di disegni di altri o compiacenze con Bargone!
A smentire le affermazioni calunniose del De franco basterebbe una semplice lettura della diffida da me sollecitata e sottoscritta,quale Sindaco, datata 02.08.1995 – prot. n. 22767 nonché acquisire gli atti consiliari (dal 1996 al 2000) e dal dicembre 2007 al maggio 2008 in tema di Centro di carico Intermodale.
Colgo qui l’occasione per ribadire che la coerenza la si misura sulla capacità di esprimere convincimenti intorno ad alcune idee e valori e alla volontà di perseguirli nel contesto di scelte culturali e politiche sia pure inadeguate nelle sue rappresentanze e comportamenti che non vanno tollerati e difesi . Se si ha la forza bene! Altrimenti si torna a casa nella convinzione che l’errabondare per varie sacrestie tra loro incompatibili (il voltagabbanismo!) non può costituire un motivo di vanto o assumere la medesima dignità.
Ma De Franco non è,come dicevo, un interlocutore o avversario politico.
Ed infatti è il caso di rammentare l’art. 595 codice penale.

595. Diffamazione.Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione, è punito [c.p. 598] con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1.032 (1) (2).Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a euro 2.065 (3) (4).Se l'offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico [c.c. 2699] (5), la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a euro 516 (6).Se l'offesa è recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza o ad una autorità costituita in collegio, le pene sono aumentate [c.p. 29, 64] (7).
Al momento De Franco,per quel che mi riguarda, è dentro l’ipotesi di cui al 2 ° e 3° comma.
Ma rammentarlo sarebbe inutile stante la familiarità della disposizione citata ove dovessero corrispondere al vero le informazioni che girovagando per internet si possono reperire in vari siti oggetto, fra l’altro, di cronaca di alcuni quotidiani locali dell’Emilia Romagna del marzo-aprile scorso.
"DE FRANCO RINVIATO A GIUDIZIO
Il presidente di Mab Unico aveva impostato la sua attività contestatoria sull’operato dei consorzi di bonifica, inducendo i consorziati a non pagare MODENA, REGGIO EMILIA (15 aprile) – Aveva avviato una campagna di forte contestazione contro le attività e l’operato dei Consorzi di Bonifica. Ora, la Procura della Repubblica di Modena ha disposto il rinvio a giudizio del sig. Antonio De Franco, il presidente dall’associazione di Vignola denominata Mab–Unico, per la reiterata campagna diffamatoria messa in atto nei confronti dei consorzi di bonifica dell’Emilia Romagna, contro la quale Urber (Unione Regionale Bonifiche Emilia Romagna), a nome di tutti i Consorzi della regione, aveva presentato querela.Sulla questione si registra la presa di posizione dei consorzi reggiani e modenesi. Ricordiamo che la vicenda giudiziaria ha preso le mosse dalle iniziative di Mab-Unico nelle province di Modena e Reggio Emilia lo scorso aprile 2007 per contestare l’attività consortile e indurre i consorziati a non pagare il contributo di bonifica attraverso volantinaggio, affissioni, comitati, comizi, pubblicazioni su quotidiani, invio di mail dal contenuto diffamatorio agli organi di governo regionali.Il Pubblico Ministero, con la richiesta di rinvio a giudizio, contesta al De Franco il reato di diffamazione, aggravata dall’uso del mezzo di stampa, in relazione ai numerosi articoli comparsi sulla stampa per mezzo dei quali veniva lesa la reputazione e l’operato dei Consorzi di bonifica dell'Emilia-Romagna.Emilio Bertolini, Marino Zani e Fausto Balboni - presidenti delle Bonifiche Bentivoglio Enza, con sede a Gualtieri, Parmigiana Moglia Secchia, con sede a Reggio Emilia, e Burana, con sede a Modena - commentano con soddisfazione la decisione della Procura modenese: “La querela contro De Franco è stata resa necessaria dal comportamento di Mab-Unico, che ha pesantemente denigrato l’attività dei Consorzi distorcendo la realtà dei fatti. In tal modo Mab-Unico ha indotto molti cittadini a presentare ricorsi privi di fondamento, in alcuni casi addirittura in aperta violazione delle fondamentali norme di legge che disciplinano il processo tributario. Tant’è che fino ad ora tutti i ricorsi presentati presso le Commissioni Tributarie di Modena e Reggio Emilia sono stati respinti o dichiarati inammissibili e, in numerosi casi, i contribuenti sono stati anche condannati al pagamento delle spese di lite. Per queste ragioni Urber si è costituita parte civile nel processo penale contro De Franco, per tutelare fino in fondo la dignità e la reputazione dei Consorzi di bonifica, nonché l’importanza del lavoro che svolgiamo ogni giorno”.

Per maggiori informazioni basta navigare su Google e ricercare “De Franco + Mab” o “De Franco+Unico”(Unico sta per “Unione Nazionale Italiana Commercio Ortofrutticolo”, con sede in Vignola e di cui tale De Franco Antonio risulta essere il responsabile del settore Agricoltura).

Non credo trattarsi di omonimia. E sarebbe interessante conoscere,ove trattasi del medesimo soggetto, le possibili implicanze tra la responsabilità rivestita nel Consorzio Unico e l’interesse per il Centro di Carico intermodale. Si attendono chiarimenti che confortino la sicuramente sincera, disinteressata e conclamata attenzione al solo bene comune.
A questo punto,e dopo aver atteso oltre le 48 ore indicate per conoscere il contenuto dell’altro “scheletruccio” attribuito al sottoscritto, invito il De Franco, prima di intraprendere eventuali azioni a suo carico,a precisare, circostanziare e documentare i fatti addebitati alla luce dei quali sarei stato “un moralizzatore a convenienza”, favoreggiatore dei “miei amici Memmola e del collega Avvocato”, non sarei in grado “di capire il perché delle cose e dei fatti e quindi non sarebbe per me.. impegnato fra l’altro a compiacere la cordata dell’Intermodale di Bargone (accuse da Te formulate in altre circostanze ed il 26 luglio apparentemente reiterate da tale Fissuddu ma con medesimo stile linguistico e sostanza), e, da ultimo, un favoreggiatore di “un costruttore contro gli interessi della comunità alla quale sarebbe stata sottratta un’area di proprietà comune del Condominio, area che però avrei dovuto espropriare per realizzare una piazzetta”.
1)-Per intanto e con riferimento all’appalto del trasporto funebre su cui vengono adombrate complicità e favori forse il De Franco dovrebbe rivedere la cronologia dei fatti se è vero,alla luce della documentazione in mio possesso (per sua sfortuna conservo ancora documentazione dal 1995 al 2000!), che l’intervento –relazione, formulato a tutela degli interessi di 2 ditte e non di semplice cittadino, è datato 6.11.1998. Tale relazione menziona una delibera di Giunta Municipale del 5 aprile 1995 che nelle more dell’espletamento di una nuova gara affidava in concessione ancora per un anno alla ditta Memmola da anni titolare del servizio.
Il caso vuole che il sottoscritto sia stato eletto Sindaco nel maggio 1995, incarico svolto dal giugno 95 ai primi giorni di Novembre 1995. Successivamente,dopo la prima gestione Commissariale, esercitai la carica dall’agosto 1996 ai primissimi giorni di settembre.
Inoltre sempre dal carteggio in mio possesso,e circostanza da lui gravemente ignorata, risultano prese di posizioni degli Uffici competenti,contrari agli assunti delle ditte rappresentate dal De Franco, posizioni così ribadite per alcuni anni sino all’adozione del Regolamento Comunale avvenuto in data 25.1.1999, regolamento impugnato dalla ditta Mammola e sospeso dal Tar di Lecce.
Tanto si verificava,ed è stupefacente che non lo ricordi il De Franco, dopo che la gara d’appalto indetta dal Commissario Straordinario il 16.12.1996 esitava con l’aggiudicazione provvisoria proprio in capo ad una delle 2 ditte dal De Franco patrocinata dopo circa 2 anni nella relazione sopra citata, aggiudicazione non più effettuata in via definitiva dall’Amministrazione dopo i rilievi di un legale di parte Memmola ed il parere reso in conformità dal Prof. Sticchi Damiani su richiesta dell’Amministrazione. L’aggiudicazione non avvenne in quanto quella ditta risultava priva di uno dei requisiti richiesti nel bando.
Solo dopo quelle vicende (ma il sottoscritto era un semplice consigliere di opposizione alla Giunta Della Corte),probabilmente, il De Franco iniziava la battaglia per ottenere la liberalizzazione del servizio che ebbe poi una soluzione all’italiana,forse gradita al medesimo De Franco in ragione dell’ottenimento per la sua cliente di quanto non ottenuto dopo l’espletamente della citata gara . Infatti tutti dentro e abilitati al servizio ma in via provvisoria in attesa della definizione del nuovo regolamento che avrebbe dovuto recepire i rilievi del Tar Lecce. Ciò va avanti dall’aprile 1999!
Alla luce delle complesse vicende sintetizzate, ed anche se vi fosse stato un qualche atto della mia Giunta certamente dovuto stante la natura del servizio, risulta gratuito e diffamatorio parlare di favori e complicità. Ma il de Franco o non se ne rende conto o altri disegni lo inducono a diffamare.
2)-In riferimento alla concessione edilizia cerco di aiutare il De Franco a fare un minimo di ordine nella confusione mentale dimostrata, frutto evidentemente non solo del livore personale ma anche della presunzione di ritenersi ormai un “tuttologo”.
La concessione edilizia veniva rilasciata dall’Assessore competente, che non era il sottoscritto, dopo il parere reso sia dal Dirigente sia dalla Commissione edilizia allora operante. Tanto sulla base della documentazione depositata dall’interessato, ivi compresa quella comprovante la proprietà dell’area. In proposito non va omesso di ricordare che il costruttore in questione è titolare di una casa di abitazione proprio in adiacenza al condominio evocato dal De Franco.
Sia prima del rilascio sia successivamente, sulla base di accertamenti svolti, non emerse alcun atto che comprovasse l’esistenza di vincoli sull’area o una diversa proprietà. Né i proprietari-condomini ebbero a rappresentare alcunché né tanto meno altri residenti-proprietari della zona nella quale è ubicata,fra l’altro, la casa paterna del medesimo De Franco.
Il sottoscritto occupava,come pure oggi, a titolo di locazione alcuni locali destinati a studio legale. Quindi alcuna conoscenza poteva avere circa la destinazione di quell’area una volta dimessa la destinazione originaria.
Quindi solo recriminazioni o allusioni senza alcun conforto documentale.
Ed allora De Franco si faccia spiegare da un qualche legale,fornito di un minimo di conoscenze di diritto amministrativo, il significato della clausola che accompagna il rilascio di atti concessori “salvo i diritti dei terzi” oltre che le conseguenze di un diniego immotivato stante la palesata e comprovata legittimità della richiesta peraltro dal medesimo riconosciuta anche se in maniera contorta.
Quanto al costruttore il De Franco ben sa la distanza politica con il sottoscritto. E dovrebbe ben saperlo avendo avuto una qualche frequentazione degli ambienti di Centro destra ed in particolare di Forza Italia in virtù dell’incarico regionale rivestito in quel partito dal De franco per un certo periodo di tempo e prima di candidarsi con i D.S, con Errico e con la Margherita.
In conclusione: «De Frà nò fà lu monucu surdu cu mmè!». Rispondi e chiarisci quanto qui sollecitato e sulle altre cose dette nell’intervento del 30 giugno scorso.
Per quanto mi concerne ritengo chiusa la fase dialettica. Troppo tempo ti ho dedicato!
All’esito valuterò ogni altra opportuna iniziativa. Ed è la prima volta che mi capita convinto come sono che ogni cittadino che assume una veste pubblica deve esporsi alle critiche anche le più "feroci".
Mario Filomeno

Anonimo ha detto...

Terzo scheletro
(quello più ingombrante e squisitamente politico).

Nel Comitato elettorale del candidato sindaco Filomeno in via Roma faceva bella mostra di sè, una fotografia proprio di Antonio Bargone (certe cose non si possono scordare!).

Bargone è quello che entrò a piedi pari nella politica amministrativa francavillese inducendo il cambio di maggioranza che in partenza era per l'appalto concorso e che, dopo il suo intervento, fu a favore della trattativa privata-convenzione.

Fu fatto credere all'opinione pubblica che Bargone era il politico che difendeva la legalità.
Su tale scia di legalità si muoveva anche il nuovo espresso dalla candidatura Filomeno.
Ma la posizione di Bargone era quella che portò alla convenzione a trattativa privata a favore della ATI tra cui la EmmeCostruzioni ed un'altra società fallenda.

L'impronta di eroe del sino ad allora sconosciuto Filomeno nasce dal falso attentato a Rosy Bindi. I contorni del fatto sono chiari e puerili ma è oscuro l'input mediatico che certamente non ha origine in Francavilla ma in alte sfere (da Brindisi in su).

Il discorso è semplice, "feroce" Mario Filomeno, documentami una sola tua presa di posizione - lascia stare gli atti dovuti a livello di amministrazione che, come la tua stessa esperienza amministrativa dimostra, non cambiano le cose e tante volte rientrano nel classico "mettere le mani avanti" - in favore dell'appalto concorso, contro la prepotente colonizzazione politica costituita dalla trattativa privata da convenzione.

Tu allora sposavi le tesi di Bargone e ti piacque sposare la linea politica del giustizialismo da mercato delle vacche di Bargone.
Con un comportamento univoco e politicamente concludente, anziché colpire i fautori della convenzione, colpivi
coloro che batostavano la Emme Costruzione e l'amministrazione che nacque con la nuova maggioranza dopo il voto per la trattativa privata (perché erano "leghisti", no? O piuttosto la critica ai leghisti era un buon pretesto per delegittimare coloro che infastidivano il manovratore?)

MOSTRA DOCUMENTI CHE DIMOSTRINO UNA TUA PRESA DI POSIZIONE CONTRO LA TRATTATIVA PRIVATA E LA CONVENZIONE. IL TUTTO TRA IL 1992 E FINE 1994. Non ti sembra un pò tardivo andare contro la convenzione a trattativa privata solo nel 2007? Pensi che noi francavillesi abbiamo l'anello al naso?

Non riesci ad ammetterlo per malinteso senso della tua dignità di politico ispirato: la tua fama guadagnata tra il 1995 e il 1996 non deriva da tue capacità ma da equilibri di potere più in alto ai quali convenne darti visibilità mantenendo la tua debolezza (rammenta ed analizza la posizione del PDS nelle trattative per l'allargamento della minoranza).
Quando non sei stato più utile a quegli equilibri elettoralmente sei ritornato un candidato da cento voti, la vera farina del tuo sacco.

Ha proprio ragione "Fissuddu" sei stato un elemento di conservazione e di continuità.



P.S. A proposito della diffamazione fai del moralismo qualunquista. Non mi fai alcun effetto.
La diffamazione è un tipico reato di opinione o politico che esiste solo in Italia e nelle dittature.
Sono in buona compagnia con Mazzini, Pertini, Guareschi e così via.
Il processo della diffamazione in quel di Modena (ove, su invito, avevo partecipato in qualità di relatore ad un convegno) si è chiuso alla prima udienza con vittoria in mio favore. Ho anche relazionato alla apposita Commissione Consiliare della Regione Emilia Romagna a novembre 2005 dicendo le stesse cose e nessuno ha pensato di querelarmi (forse perché quanto detto era registrato su nastro!!!) ed intanto l'azione di non pagamento dei contributi di bonifica si va vieppiù diffondendo in romagna.

Anonimo ha detto...

RICORSI MAB: 100% DI SENTENZE FAVOREVOLI AL CONSORZIO
Giovedì 24 luglio 2008
Mentre si susseguono gli incontri indetti da Antonio De Franco, il Consorzio di Burana fa il punto della situazione del suo operato. Ad oggi i ricorsi patrocinati dall’associazione Mab Unico innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale di Modena contro il pagamento dei contributi di bonifica del Burana sono stati complessivamente 83. La Commissione tributaria Provinciale di Modena ha potuto, al momento, esaminarne solo una metà, con un risultato del 100% di sentenze favorevoli al Consorzio di Burana. Il presidente del Burana Fausto Balboni ha così commentato: “Il Rag. De Franco persevera nell’azione contro la bonifica con l’unico risultato di operare contro l’interesse dei contribuenti, istigati, previa adesione al suo movimento, ad intraprendere azioni legali contro contributi di bonifica obbligatori per legge. La sua finisce per essere una vera azione mistificatoria, inutile e dannosa. Perché, oltre a sposare argomentazioni pretestuose e infondate, dimostra una scarsa conoscenza delle importanti attività della bonifica.” “La bonifica, oggi, svolge un’attività di presidio del territorio fondamentale. È solo la nostra rete di canali e il nostro apparato impiantistico ad assicurare ad un vastissimo territorio l’acqua per irrigare e a garantire, allo stesso, lo scolo delle acque di pioggia che altrimenti in pochi giorni lo sommergerebbero. Sbaglia chi crede che il compito della bonifica sia terminato, tant’è che la legge questi compiti li riconosce e li tutela” dichiara infine il direttore dell’Ente Gianni Chiarelli, che aggiunge: “Fa riflettere il fatto che il Rag. De Franco, non prenda atto dei risultati catastrofici delle proprie iniziative e continui ad agitarsi con atti indiscriminati a danno del nostro Istituto, che lo hanno portato a doversi difendere in sede penale per il reato di diffamazione, aggravato dall’uso della stampa.” E intanto, l’unico risultato ottenuto ad oggi è un’inutile perdita di tempo per il Burana e di denaro per i ricorrenti costretti, oltretutto, al pagamento delle spese legali.

Archivio News

Anonimo ha detto...

Anonimo ha detto...
RICORSI MAB: 100% DI SENTENZE FAVOREVOLI AL CONSORZIO
31 luglio 2008
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Gent. Anonimo se vuole sapere come stanno versamente le cose non ascolti la campana stonata del Consorzio che vomita indistinti rumori di cui si comprendono solo i fonemi "scio-cche-zze".
Per avere informazioni più esatte ci chiami al Comitato di Vignola (MO) allo 059-776777 (chiedere di Ilenia).
Le sentenze della CTP di Modena di cui si parla nel comunicato sono state annullate dalla CTR di Bologna la quale ha annullato le cartelle. Inoltre la CTP di Modena ha annullato i fermi e le uniche due ipoteche illecitamente disposte dall'Esattoria.
La Cassazione 16428/07, infine, ha dato ragione alla impostazione del dott. De Franco e cassato il principio su cui sono basate quelle sentenze che il Consorzio esibisce come un trofeo, stabilendo che le cartelle della bonifica sono atti di liquidazione sottoposti all'obbligo di motivazione non operando alcuna presunzione di legittimità degli atti amministrativi adottati dal Consorzio.
Insomma quella dei responsabili del Consorzio è solo la reazione scomposta del perdente mentre i contribuenti utenti dei Comitati il problema lo hanno già risolto in quanto non pagano più, indipendentemente dall'esito delle sentenze.

Con i migliori saluti.

dott. Eugenio Celestino - Comitato di Cavezzo (MO)

Anonimo ha detto...

10/01/2008





‘Rubata’ la sentenza della commissione tributaria regionale sui tributi di bonifica

La sentenza della Commissione tributaria regionale di Bologna del 12 novembre scorso che annullava le cartelle esattoriali di bonifica a carico di alcuni agricoltori della Bassa modenese è “viziata da gravissimi difetti procedurali tali da renderla nulla. Infatti la segreteria della Commissione tributaria regionale non ha mai comunicato al Consorzio interessato (Valli di Vecchio Reno) né l’avviso di trattazione né il dispositivo e il deposito della sentenza, tutti atti dovuti per legge. In pratica la Commissione ha impedito al Consorzio di svolgere la propria difesa tecnica mediante il deposito di importanti supplementi di documentazione difensiva. Irregolarità gravissime che configurano gli estremi di una sentenza ‘rubata’. Abbiamo già dato incarico all’avv. Maria Cristina Aleotti di presentare ricorso in Cassazione eccependo la nullità della sentenza per vizio procedurale”. Emilio Bertolini, presidente Urber, e Daniele Vecchiattini, presidente Consorzio Valli di Vecchio Reno, annunciano la controffensiva dei Consorzi dopo la sentenza della Commissione tributaria regionale del novembre scorso, che andava in controtendenza rispetto alle oltre 500 sentenze emesse dalle Commissioni tributarie provinciali sui ricorsi presentati da Mab-Unico. “Sempre e comunque la piena legittimità dei contributi di bonifica era stata confermata a livello provinciale. L’unica sentenza in direzione contraria era venuta dal livello regionale, ma – adesso è chiaro - viziata da pesanti irregolarità. Attendiamo fiduciosi il pronunciamento della Cassazione e il successivo rinvio ad altra sezione della Commissione tributaria regionale per la decisione nel merito”, continuano i due presidenti. “Purtroppo apprendiamo che il rag. Antonio De Franco sta inducendo molti altri contribuenti a presentare ricorsi facendosi forte della sentenza bolognese e rilanciando argomentazioni false ( ad esempio che i contributi non sarebbero obbligatori, in quanto i Consorzi, per la gestione delle opere di bonifica, verrebbero già interamente finanziati dallo Stato e dalla Regione) per le quali è già stato da noi querelato”.“Invitiamo i contribuenti – concludono Bertolini e Vecchiattini - a non lasciarsi suggestionare dalle iniziative di Mab-Unico, basate su motivazioni pretestuose e giuridicamente inesistenti, che mirano solo a delegittimare l'operato dei Consorzi. La piena legittimità dei tributi di bonifica è stata sempre confermata in tutte le sedi, istituzionali e giuridiche. In alcuni casi i contribuenti che hanno ‘abboccato’ alle false argomentazioni di Mab-Unico hanno avuto amare sorprese, come quel contribuente della montagna modenese che per non pagare una cartella esattoriale di 54 euro, è stato condannato a rifondere 1000 euro di spese legali”.

Anonimo ha detto...

De Franco, vada avanti. Non si faccia tirare per i capelli di stupide e stucchevoli provocazioni.

Desideriamo conoscere gli altri SCHELETRI NELL'ARMADIO di Filomeno.

Anonimo ha detto...

Uè Defrà ebbi raggioni Vendola ca tissi ca si pericoloso!
Mo sta capescu picce ti temunu. Tu hai a parlari chiaro: lu biancu è biancu e lu neru è neru.
Mo sta capescu la storia ti francaidda all'urtimi quinnicianni.

Nannu vinnutu pi nnu piattu ti linticchie e nui nno simu ti cchiu ti na culonia.

Franchiddisi sbantativi mannamu fora li puppiti!

Anonimo ha detto...

QUARTO SCHELETRO

Nel 1995 l'ascesa politica di Filomeno incoccia con una causa civile privata già iniziata prima tra tre soggetti che indicherò con lettere dell'alfabeto. Causa che Filomeno fa diventare manifesto di lotta politica contro le ingiustizie del malaffare dei politici che usura i cittadini indifesi!
Sulla via che porta al Cimitero il proprietario A, che non ha i soldi per regolarizzare l'immobile abusivo, vende un immobile a B (imprenditore e noto politico ex sindaco) il quale a sua volta lo vende a C, imprenditore, che con ingenuità pur non avendo ancora la stipula notarile, completa il fabbricato spendendovi circa 1 miliardo di lire.
Il proprietario A, politico di sinistra, incrocia la sua strada e quella della causa con Filomeno, e insieme sostengono, con tanto di causa penale, che B ha acquistato in stato di bisogno, che ha sottopagato l'immobile approfittando della situazione, che grazie alle sue aderenze politiche a B è stato permesso quello che a lui era stato negato, e così via.
Francavilla ed i francavillesi sono stati costretti a sorbirsi questo tormentone che, come vedremo, era esso stesso frutto di comportamenti non commendevoli.
Infatti ad un professionista attento - ma in quel momento Filomeno sarà stato distratto dalla sua carriera politica - non sfuggiva che dei tre il soggetto veramente usurato non erano nè A e nè B, bensì proprio C il quale per non perdere le spese che aveva fatto sull'immobile alla fine avrebbe dovuto pagare la differenza di prezzo reclamata da A pur di potersi intestare la proprietà.
Solo grazie all'uso di tutta la mia caparbietà grazie alla quale convinsi C a intervenire nella causa portandolo presso un avvocato, questo si, attento, scongiurai che C fosse truffato!
Con l'intervento di C le cose per B si misero male per cui questi preferì cercare l'accordo con A il quale, secondo la vox populi pertanto smentibile e non comprovata, si dice che avrebbe rifiutato l'offerta di 70.000.000 di lire, confortato in tale riscontro dall'avvocato politico Filomeno censore dei cattivi costumi affaristici!
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Quello che è certo è che A non ha visto riconosciuto alcuna lesione dei suoi diritti e dopo il rifiuto all'offerta di B non ha avuto più un centesimo, B ha pagato le spese per non aver coltivato i suoi diritti, come si conviene a chi li ha ceduti e C - il mio assistito - ha ottenuto quanto gli spettava di diritto.
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Ancora oggi, caro Filomeno, tu resti dell'idea che A ha subito una ingiustizia e non ti viene il dubbio di falsificare l'ipotesi - che invece fa quadrare tutti i tasselli della vicenda con logica stringente - che il contenzioso tra A e B possa aver avuto il destro proprio dalla ingenuità di C di cui qualcuno voleva approfittare.

Insomma i francavillesi - tra i quali vi sono persone usurate versamente e non a chiacchiere, i cui terreni sono divenuti edificabili solo dopo che sono passati di mano ai prestanomi dei politici - si sono sorbiti un tormentone fasullo ove tutti, lupo compreso, gridavano al lupo, al lupo mentre tu ti sei fatto ingenuo megafono di questo can can!

Fine. Segue quinto scheletro.


P.S. Egr. Mario Filomeno,
le risposte alla tua del 30-6 le devo dare, ci mancherebbe, ma a tempo debito, prima devo finire i tuoi scheletri nell'armadio (dammi almeno la scelta della fine dopo che ti sei preso la responsabilità di cominciare).

Riguardo al rinnovo del contratto ai Memmola poco importa che la delibera era precedente al tuo insediamento MA IL CONTRATTO LO HAI FIRMATO TU E AVRESTI POTUTO BLOCCARE IL TUTTO FACENDO VALERE LA LIBERALIZZAZIONE GIA' IN VIGORE FACENDO RISPARMIARE QUEI SOLDI ALLE CASSE COMUNALI.
ALLA PERCHE' FORMASTI UNA GIUNTADI DISCONTINUITA' PER CONTINUARE A FARE LE COSE DELLA PRECEDENTE GIUNTA??????????????????????????

Riguardo alla concessione edilizia di vai D'Acquisto è solo vergognoso che ti trinceri dietro la regolarità formale: non ti accorgi come in tal modo crei l'equivoco che quella concessione fu un piatto preparato. Non sei nemmeno un buon difensore di te stesso.
Sarebbe bastato che tu affermassi la contrarietà al cambio di utilizzo a finalità pubbliche dell'area in questione!
A questo punto sento puzza di bruciato, non sarà il mio naso!!!

Riguardo il filo-bargonesimo aspetto fiducioso la prova di tue prese di posizione dell'epoca contro la trattativa privata a convenzione anche per il 1995!
NON NE HAI PERCHE' ALLORA ERI POLITICAMENTE SCHIERATO CON LA PARTE POLITICA CHE PORTAVA AVANTI LA CONVENZIONE E LA TRATTATIVA PRIVATA.
...ed al comizio del 2007 pensavi che i francavillesi l'avessero dimenticato.

Anonimo ha detto...

Provo a spiegare a beneficio dei lettori la questione del Centro Intermodale (convenzione, trattativa privata, Bargone, ecc.) altrimenti la sintesi operata da De Franco resta comprensibile solo agli addetti ai lavori.

Pervenuto il finanziamento per la realizzazione del Centro di Carico Intermodale, vi era il problema dell'appalto. Siamo agli inizi degli anni '90, precisamente tra il 1992 ed il 1993. Il consiglio comunale e la politica si spaccarono in due. Quelli che erano per assegnare i lavori di costruzione del Centro all'impresa vincitrice di un appalto concorso aperto alle imprese che avessero voluto partecipare avendone i titoli.
Vi era chi sosteneva che i lavori dovessero essere assegnati in convenzione alla EmmeCostruzione di Casarano, pur essendo noto che non avesse i titoli per iniziare l'attività del Centro, poiché questa ditta aveva elaborato il progetto funzionale per cui si sosteneva che in tal modo alla costruzione dell'opificio del Centro Intermodale sarebbe seguito il suo avviamento.
Il Consiglio Comunale alla vigilia della convocazione per la decisione definitiva era in maggioranza per l'appalto concorso. Esattamente 21 consiglieri contro 19.
Meno di un mese prima della convocazione del consiglio comunale l'on.le Antonio Bargone del P.D.S. (attualmente avvocato d'affari o, come si dice, lobbista nel settore delle opere pubbliche con studio in Roma, ma allora avvocato in Brindisi) in un convegno pubblico tenutosi a Francavilla fece scalpore prospettando che vi erano politici locali che stavano frenando l'iniziativa amministrativa a scopi estorsivi.
Sta di fatto che tre giorni prima di quello della seduta di consiglio in cui si doveva decidere se appaltare o dare i lavori a trattativa privata in convenzione, fu arrestato in via cuatelare per una indagine penale (che nulla aveva a che fare con l'Intermodale) il consigliere rag. Giuseppe Attanasi (che dal processo ne uscì poi assolto e gli venne riconosciuto anche l'indennizzo quale vittima di errore giudiziario) che si contava tra i 21 essendo per l'appalto concorso. In tal modo il rapporto cambiò a 20 a 19. Ma esso era destinato a cambiare la mattina del consiglio comunale ad opera del consigliere Arsena il quale, in partenza per l'appalto, in consiglio appoggiò la convenzione privata così che i numeri si invertirono: 19 per l'appalto e 20 per la convenzione che venne così approvata.
Da li a qualche mese l'Arsena diveniva, guarda caso, assessore, dopo un rimpasto frutto della nuova maggioranza a favore della convenzione alla EmmeCostruzione.
Mentre la pattuglia più agguerrita per l'appalto, Attanasi, Iurlaro e Carriere, a cui in un secondo momento si aggiunse De Franco, continuarono la loro battaglia tallonando i lavori di costruzione del Centro giungendo nell'ottobre 1994 a far fare un sindacato ispettivo a cura di un parlamentare (l'on.le Rossi di Alessandria) sul cantiere del costruendo Centro (nel corso del quale subirono minacce da parte di un subappaltatore che, però, non bloccarono l'accesso) mentre seguivano alcune interrogazioni parlamentari.
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A questa delibera - il cui significato politico va ben oltre l'opera pubblica in se stessa ma coinvolge la capacità di autodeterminazione amministrativa della città degli imperiali - data la perdita della autonomia gestionale della politica locale che da allora vive di piccolo cabotaggio. Allora iniziò il ciclo di crisi oggi ancora perdurante.
Crisi che ebbe una chiara manifestazione nella incapacità degli amministratori locali (tra cui due parlamentari) consumata tra il 1997 ed il 1998 astenendosi dallo sbloccare il finanziamento per l'altra struttura dell'Interporto.

Ciò detto, De Franco lamenta che Filomeno, l'amministratore che allora si poneva come politico del cambiamento, ad onta di ciò, non abbia preso posizione contro la convenzione a trattativa privata che era immorale, non trasparente e del tutto destituita di presupposti tecnici.
La stessa diffida del 1995 di cui parla Filomeno non mette effettivamente in discussione la convenzione e l'impianto amministrativo della delibera di Consiglio e non è da escludere che se non si fosse limitato ad una "diffida" ma Egli fosse andato in Consiglio per ridiscuterne l'impostazione, avrebbe avuto una maggioranza (i presupposti vi erano).
Infine per amor di verità si conferma come nel 1995 Filomeno e la parte politica in cui si riconosceva, condivideva l'impostazione giustizialista dell'on.le Bargone. Infatti quanto accadde all'Attanasi fu strumentalizzato in campagna elettorale dal centro sinistra anche se le circostanze avrebbero dovuto indurre, politici più accorti, a più miti consigli essendovi ben altro e di più corposo per impostare la questione morale.

De Franco, pertanto, ha tutti i buoni motivi per puntare il dito nei confronti di Filomeno chiedendogli conto, se si sia mai espresso tra il 1992 e l'elezioni del 1995 contro la convenzione e la trattativa privata.
Ritengo limitato l'approccio di De Franco. Filomeno, quale campione della "discontinuità" amministrativa ed in coerenza con essa, deve spiegare cosa ha fatto per bloccare il processo di svendita degli interessi della città ai poteri forti ristabilendo la autodeterminazione della sua classe politico-amministrativa.

Tale carenza esprime in modo più forte la totale inconsistenza del politico Filomeno che pertanto alla luce della storia amministrativa si è rivelato solo un bluff.

Anonimo ha detto...

Ovviamente lo storiografo è sempre De Franco......

Anonimo ha detto...

FILOMENO FUORI DAL CENTRO SINISTRA: UN BENE PER FRANCAVILLA.
Il problema politico è invece attualissimo. E' bene che Filomeno rimanga fuori dalla coalizione di centro sinistra. Al limite il risultato del suo apporto potrà offrirlo in occasione di un eventuale ballottaggio.
La presenza dell'ex sindaco nelle riunioni di coalizione è un fattore di confusione che avvantaggia il centro destra. Invece sarebbe un indubbio elemento di chiarezza - soprattutto numerico permettendo di contarsi senza sponde e senza spalle opportuniste - se Filomeno perseguisse una sua autonoma strada elettorale, perché no eventualmente con Idv e RC.
Del resto non si è mai capito come Filomeno possa definirisi o identificarsi nel centro sinistra - sia esso massimalista o riformista - essendo molto più vicino a posizioni populiste e demagogiche. Posizioni che possono apportare un utile per la città solo imponendogli paletti ben precisi altrimenti continuerà ad essere quello che è stato sino ad ora: un cavallo di troia dal quale esce ciò che vi è di più negativo per chi gli sta vicino avvantaggiando gli avversari! Un elemento di confusione.
Penso che si debba convocare la riunione di coalizione per far emergere questo chiarimento: Filomeno fuori.

Anonimo ha detto...

Ma De Franco ha tutti sti fe...i che lo seguono o è lui che cambia sempre nome e resta pure anonimo?

Anonimo ha detto...

QUINTO SCHELETRO
(quello che è permesso a giove non è permesso al bove ovvero intorno alla doppia morale)

Per la verità devo precisare che questo scheletruccio di cui sto per parlare, meglio sarebbe dire rammentare, fu rubato da un impiegato comunale ed esposto al giudizio dell'opinione pubblica.
Ne parlo qui perchè questo fatto rende bene l'idea della mentalità di Mario Filomeno. Del suo ingiustificato e indebito sentirsi un gradino al di sopra degli altri.
Il fatto è che, proprio nel mentre era amministratore, l’ufficio tributi del Comune accerta che il cittadino Filomeno non ha denunciato tutti i locali posseduti ai fini della tassa dei rifiuti solidi urbani (TARSU) per cui fu costretto a mettersi in regola sotto l'usbergo del giudizio dell'opinione pubblica.
Cosa vi fa pensare un amministratore pubblico col vezzo del moralista-moralizzatore che
dà le pagelle ai suoi simili il quale non si preoccupa prima di controllare e non si assicura che le sue cose siano tutte a posto?

Il punto sta proprio qui: secondo te, caro Filomeno, quando sbagli tu, sei in buona fede, si tratta di una svista, lo hai fatto senza l'intenzione di sottrarre soldi all'erario comunale ma perché un fatto ostativo ti ha indotto in errore!
Ma che bravo.
Ma se ad evadere la TARSU sono gli altri gli strali del moralismo da strapazzo sono tutti pronti ad essere sputati come fuoco di condanna che inchiodano il cittadino, peggio se è un avversario politico da mettere in cattiva luce: EVASORE, INFEDELE, DISTRUTTORE DELLA SOLIDARIETA' SOCIALE. Questo se si tratta del bove-cittadino comune.
Se si tratta di giove-Filomeno:
a) non si parla di evasione ma di pagamento eseguito in modo difforme.
b) non si parla di infedele denuncia ma di errore ostativo indotto da terzi.
c)non si parla di distruttore della solidarietà sociale ma di uomo pubblico che si sacrifica e pur di dare l'esempio agli altri amministratori che si deve essere a posto coi propri doveri tributari verso l'ente che si amministra, ha preferito far da esempio ed esemplarmente provvedere a regolarizzarsi.

Questa è la doppia morale di tutti i demagoghi o uomini della provvidenza che dir si voglia: ciò che è permesso a loro, giove, non è permesso al bove-cittadino. Meditate gente, meditate.

Anonimo ha detto...

Ancora meglio se Filomeno va con Curto.
Filomeno + Curto + Bianco + Balestra + Cavallo .....
Un bel colpo per Francavilla... (togliersi davanti con un solo colpo cotanti inutili e dannosi soggetti).

Anonimo ha detto...

Oggi sono stanco, è stato l'ultimo giorno di lavoro ed iniziano le ferie, per cui il SESTO SCHELETRO lo pubblicò tra domani e dopodomani.

Un saluto a tutti di buon riposo.

Anonimo ha detto...

SESTO SCHELETRO

Il fatto che mi accingo a descrivere rappresenta l'aspetto della politica di Filomeno di cui si vergogna di più e che dissimula maggiormente: lo scheletro più ingombrante che tende costantemente a rimuovere, in quanto mostra la vera natura e contenuto dell'ideologia di Filomeno che - come vedremo - sono tuttaltro che democratiche.

Siamo nel 1999 e Filomeno, dimessosi il capo dell'opposizione Tatarano, tiene un comizio che allora si tenevano in piazza Umberto I, attaccando il M.A.B. e l'A.C. per l'azione di tutela in favore dei cittadini che avevano intrapreso contro il consorzio dell'Arneo. Egli sosteneva che l'Arneo andasse pagato cioè che i cittadini dovevano sottostare ad una pretesa truffaldina. Avvisò i cittadini, per fortuna inascoltato, dei danni che avrebbero potuto subire se non avessero pagato l'iniquo balzello. Di non fidarsi delle azioni intraprese dal MAB.
Cosa era accaduto di tanto grave da far si che l'ex uomo della provvidenza andasse contro i cittadini?
Era successo che CGIL, CISL e UIL gelosi del feeling tra MAB e A.C. sulla vertenza difesa del suolo, fecero un manifesto in cui accusarono l'Amministrazione di fare preferenze e concorrenza sleale. Si trattò di un falso scopo in quanto CGIL e UIL sulla vertenza Arneo collaboravano col MAB. Dietro la presa di posizione del manifesto vi erano alcuni sindacalisti che non approvavano che si desse valore e forza alla autodeterminazione dei cittadini e che basandosi sul clichè del cittadino-tipo alla "masaniello" attribuivano al non pagamento della bonifica una sorta di disobbedienza del meridionale anarcoide che non vuole pagare le tasse piacendogli l'illegalità!
Ovviamente dietro ciò c'era il tentativo estremo di difendere l'Arneo ed i suoi addebiti incostituzionali mettendo in cattiva luce chi difendeva i cittadini e chiedeva una nuova gestione della difesa del suolo.
Filomeno non ebbe dubbi e non esitò a prendere le parti del sopruso, del potente di turno, della greppia politica, in favore dello sfruttatore e contro i cittadini vessati, congro i deboli e senza potere, a difesa della conservazione, mettendo così in bella mostra la vera natura della sua politica demagogica e non democratica.
Dico "bella mostra" a ragion veduta poiché il comizio di Filomeno si tenne proprio il giorno della settimana fissato per consegnare le cartelle non pagate e mentre egli comiziava, parlando male della iniziativa del MAB, a dieci metri vi erano i cittadini radunati che mentre ascoltavano il comizio - di cui non tennero affatto conto - in numero sempre maggiore affollavano la sala, gentilmente concessa dalla Società Operaia, ove il MAB raccoglieva i mandati e le cartelle.
Fu così che il comizio suscitò scalpore tra i cittadini presenti in piazza, tanto da produrre un fulmineo passa parola ed in un batter d’occhio tutta Francavilla si riempì della notizia che mentre Filomeno proferiva i suoi strali in difesa dell'Arneo e dei sindacati che difendevano il carrozzone, i cittadini infischiandosene e, più di qualcuno criticando quanto andava dicendo, facevano in numerosissimi la fila dando mandato al MAB per provvedere a quanto necessario e non pagare più l’Arneo.
La politica di Filomeno mostrò di essere ancora una volta il cane da guardia del potente di turno e nessuno si scandalizzò che qualche mese dopo, ormai isolato, rassegnasse le dimissioni dal consiglio comunale.
QUANDO FILOMENO CIARLA CHE DE FRANCO NON HA SEGUITO NELLA CITTA' E NELL'OPINIONE PUBBLICA, INTANTO PUO' DIRE CERTE CASTRONERIE IN QUANTO LA SUA MENTE PRESENTE (L'EGO) HA COMPLETAMENTE RIMOSSO QUEL MOMENTO IN CUI EMERSE LA SUA VERA NATURA POLITICA FACENDOLO DEFINITIVAMENTE ALIENARE DALLE SIMPATIE DEI FRANCAVILLESI.
A CAUSA DI QUESTA ESPERIENZA L'INCONSCIO DI FILOMENO COLLEGA E IDENTIFICA DE FRANCO ED IL MAB CON QUESTA SUA VERA NATURA REPRESSA DISPOTICA, DEMAGOGICA E ANTI DEMOCRATICA PER CUI QUANDO LA VUOLE COLPIRE (E LO FA ALLORQUANDO DEVE ASSICURARSI DI NON ESSERE CATTIVO) LO FA COLPENDO DE FRANCO E IL MAB.
COSI' E' SPIEGATO CHE SICCOME IL MAB PORTA AVANTI L'ENTRATA IN FUNZIONE DELL'INTERPORTO (EX INTERMODALE) FILOMENO SOSTIENE IL CONTRARIO INVOCANDO A SUO SOSTEGNO ADDIRITTURA LE POSIZIONI DEL SEN. CURTO... (e su questo stendiamo un velo pietoso!)


P.S. In settimana risponderò alle domande che Filomeno mi ha rivolto il 30/6 u.s. e così riterrò chiuso il discorso.

Anonimo ha detto...

Per Filomeno,
ha proprio ragione De Franco a dire che sei tutto fumo senza arrosto.
Quando lo quereli?
Dai forza querelalo una buona volta fai vedere che le cose che dice il ragioniere sono solo frutto della volontà di diffamarti e rovinare la tua immagine politica.
Dagli una lezione a questo impertinente di De Franco.

Anonimo ha detto...

Rispondo, come da te richiesto il 30-7-08 (ma non prima), alle "osservazioni" che hai avanzato il 30-06-2008 anche col fine di darti una lezione di principi democratici del tutto estranei alla tua cultura nonostante ti sforzi a dissimulare per dar da vedere il contrario.

1 - Riguardo le scelte partitiche e elettorali di Antonio De Franco.
Qui sei uno scostumato. Da avversario politico, come evidentemente mi avverti, non puoi chiedermi conto della mia coerenza, poiché per te - avversario, appunto - qualunque scelta, per ovvie e intuibili ragioni, sarebbe frutto di incoerenza.
La richiesta di dare conto della mia coerenza nelle scelte partitiche sarebbe pertinente se avanzata da un giornalista o rispetto ad un fatto specifico; la tua è, invece, una pretesa impertinente, segno del tuo essere antidemocratico (quasi che tu depositario della verità hai il monopolio di giudicare della coerenza degli altri).
Ed è per questa ragione che da democratico liberale quale convintamente sono, non mi umilierò - accettando una inesistente sudditanza rispetto ad una impostazione fascistoide a cui non intendo minimamente dare valenza - a dare le motivazioni delle mie scelte partitico elettorali che, rispetto a te, NON POSSONO CHE ESSERE, E DEVONO ESSERE PER FORTUNA MIA E DELLA COMUNITA', FRUTTO DI INCOERENZA. TU RESTA CONVINTO DELLA MIA INCOERENZA: E' LA CARTINA DI TORNASOLE DELLA TUA OPZIONE ANTIDEMOCRATICA.
Al momento intendo assicurare i lettori che non conoscono i fatti (quelli che li conoscono non hanno bisogno di assicurazioni) al contrario di come vuol far paranoicamente credere Filomeno le mie scelte in questo ambito sono state dettate tutt'altro che dal saltare sul carro del vincitore o per convenienze che non fossero il buon fine delle azioni collettive intraprese col MAB.
E' vero, invece, i fatti sono li a testimoniarlo che il mio detrattore, Filomeno, è sceso in campo solo quando il csx poteva vincere per ritirarvisi quando era perdente!
Sono cmq pronto a dare conto delle ragioni e cause delle mie scelte partitico elettorali quando mi verrà addebitato un fatto specifico.

2 - Esiti processo pozzo artesiano Bax.
Il fatto non è riferito a me ma ad altra persona: non vedo cosa possa interessare se sono informato o meno sul punto (ovviamente, lo sono).
Cmq hai ricevuto una risposta da Fissuddu del 26 luglio 2008 20.56 a cui NON ti sei degnato, caro Filomeno, di rispondere.
Non ci girare intorno: tu non sapresti da dove iniziare a rispondere poiché l'analisi riportata da Attanasi è semplicemente ed eloquentemente VERA (e non riporta tutto, c'è dell'altro; anche i tentativi di mettermi a tacere per via giudiziaria. Tentati ma falliti ...di cui tu sai più di qualcosa).

3 - Per quanto attiene quello che chiami "centro di carico intermodale" che invece uno che aspira a fare l'amministratore della città dovrebbe imparare a chiamare Centro Logistico di II livello (o interporto), come da P.R.T., ho detto tutto e scritto sulla possibilità della sua attivazione (nel 2005: Linee Guida per l'apertura dell'Interporto).
All'epoca sei stato consigliato male. La modifica della convenzione poteva essere un modo per giungere ad estromettere il concessionario e, su questo, avresti potuto conseguire una insperata maggioranza in consiglio.
Aggiungo: al contrario della tua dissennattezza amministrativa che ti unisce all'impostazione di Curto, io considero un gravissimo errore da non fare l'eventuale cambiamento della destinazione del Centro.
Ora che Taranto, per le sue note vicissitudini, ha avuto problemi con la piattaforma retroportuale (c.d. Gavio, unica alternativa seria che avrebbe fatto perdere la destinazione dell'interporto di Francavilla), facciamo ancora in tempo a realizzare il Centro Logistico di II Livello a Francavilla purché chiudiamo quanto prima le vecchie pratiche dell'ex Centro Intermodale facendo, quanto prima, tutto ciò che è a ciò necessario (anche chiudere con l'esproprio), senza farlo assurgere, come fai tu, a fatto politico in se: questa sarebbe la politica della rassegnazione e del recriminare sul passato: la morte dell'azione amministrativa.

4 - Intorno all'affare discarica.
Se ti sei ridotto a chiedermi cosa penso vuol dire che non segui la stampa e i mezzi di informazione.
Infatti il MAB è stato, tra le associazioni componenti del Comitato Ambiente e Territorio, l'unica che ha messo in mora, con atti amministrativi, la Provincia a dover concertare con l'ATO il nuovo sito della discarica per sostituire quella in via di esaurimento a Francavilla, facendo uscire allo scoperto l'attendismo di chi, stava prendendo tempo per attendere il riempimento così da creare l'emergenza che avrebbe concesso il mantenimento di quello di Francavilla con quella di soccorso.
Neanche tu nella fumosa mozione di un anno fa hai fatto altrettanto per sudditanza al potere politico ed alla faccia della tutela dei cittadini e del loro affidamento. Mentre l'individuazione del nuovo sito è una priorità a cui segue la modifica del sito della biostabilizzazione che per logica industriale è bene che stia vicino alla discarica attiva che non a quella esaurita.
Se non lo ricordi ti spolvero la memoria rammentandoti che fu dopo la nostra presa di posizione che si iniziò a parlare del nuovo sito della discarica. Niente è invece sortito dalla tua mozione come è sempre stato del tuo carneluttismo amministrativo!

5 - Risultati elettorali.
A me - iscritto all'allora D.S. - fu richiesto di candidarmi nella lista del presidente. Ne parlai con quelli del mio partito i quali acconsentirono e non ebbero niente in contrario.
Mi sono speso venendo utilizzato in tutta la Puglia come una bandiera di riferimento della società civile (vittorioso reduce della vertenza sulla difesa del suolo che mi aveva visto coordinare circa 120 comitati comunali e seguire circa 200.000 utenti in tutta la regione) contribuendo ai voti della Primavera Pugliese che sono stati quegli 8000 determinanti per il cambio di maggioranza alla Regione.
Non mi soffermo su di te poiché l'opinione pubblica conosce bene quale coniglio, politicamente si intende, sei stato in quelle regionali.

6 - Imprese in zona PIP.
Per quanto riguarda il progetto ALIFER (già autorizzata e operante in via Carosino per cui non è una nuova iniziativa) penso semplicemente che se abbiamo una zona industriale è bene che le iniziative industriali siano allocate in zona industriale (aggiungo che Francavilla ha una grande tradizione di rottamai che ha contribuito non poco alla sua crescita economica per cui non è un caso che la prima stazione ecologica ex Decreto Ronchi in provincia di Brindisi sia nata proprio a Francavilla).
Sono assolutamente in disaccordo con il "consenso soave" per cui in zona industriale ci devono stare le attività a condizione che abbiano il gradimento del capo degli industriali del Consorzio PIP.
Io mi sono battuto (tu dove eri? Ah allora era desaparecidos) affinché a Francavilla restasse la lavorazione delle ossa gregge in zona PIP che il sig. Bianco non voleva per il puzzo (che se si va a Verona è da tutti accettato essendo segno che si sta lavorando la carne e che, quindi, l'economia gira) anche se non contenente veleni di sorta.
Quando l'impresa montò un aggeggio (di brevetto tedesco con soli altri due simili montati in italia) che bruciava i fumi fu allestita una campagna di stampa fatta di bugie, cattiverie e montature in cui si sosteneva addirittura trattarsi di un inceneritore. L'impresa fu costretta a chiudere, vinse il "consenso soave" e Francavilla perse 30 posti di lavoro, 15 diretti più un indotto di altrettanti.
Mi offrii direttamente di sostenere l'imprenditore in questa battaglia ma non volle il mio aiuto in quanto si era già deciso a trasferire l'opificio.
Non vedo perché allocare l'iniziativa Alifer nella nuova zona industriale visto che questa società ha anche il merito di aver ristrutturato un opificio in disuso che faceva brutta mostra di se (Fonderie Salentine) evitando ogni tipo di impatto urbanistico ed ambientale e migliorando la qualità dei luoghi. Non capisco perché si debba consumare altro altro ambiente prezioso quando se ne riutilizza di già compromesso.

Queste cose le conosco in quanto cittadino impegnato. Con la società Alifer ed il suo titolare, Cavallo Santo, NON ho nulla a che fare e non ho interessi in comune. Ti prego di riferirlo al tuo sodale (della serie: iddio li fa ed il vento li raccoglie) Carlo Attanasi che in quanto a maldicenze è molto bravo a proferirle. A prova, qui si sul serio, non come fai tu, di querela. Infatti è strana la coincidenza tra le sue maldicenze e l'anonimo riferimento che hai fatto proprio a Alifer (quando invece il sottoscritto ha avuto a che fare con altra impresa di altro Cavallo, Giuseppe, che è la stazione ecologica posta sempre in zona PIP dalla parte dell'entrata nuova della zona industriale.

Come concludere: condivido sul punto l'appello dell'on. Vitali. Era meglio che il dott. Gatti non si dimettesse.
La tua presenza in C.C. è un danno a tutto tondo. Sei un elemento di confusione politica per questa nostra povera città. Hai contribuito ad accellerare il processo di declino amministrativo e, soprattutto, la colonizzazione proprio nel momento in cui avevi la possibilità di bloccarla ricostituendo intorno a te la vecchia maggioranza (quella che in C.C. propendeva per l'appalto concorso sull'Intermodale) della autodeterminazione dei francavillesi.
Ma non ne sei capace, non sei all'altezza come dimostra nell'attualità il tuo silenzio sulla vertenza Fondazione Di Summa.

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Non voglio fare l'errore che commetesti con Antonio Somma per cui, se lo desideri, in privato potrò prospettarti della psicanalisi per farti superare un trauma che dall'inconscio influenza, sin da bambino, il tuo modo di rapportarti alla realtà. Cmq alle prossime amministrative dimostra quanto vali veramente e che non sei un chiacchierone e parolaio: candidati con la tua lista, la lista di IdV, forse anche R.C. e poi, a Dio piacendo, ci si rivede al ballottaggio.

Anonimo ha detto...

E' sparito Filomeno....

Angelo ha detto...

Ovviamente il "poco furbo" che usa il mio nome è già stato rintracciato......

Angelo Roma

Anonimo ha detto...

Ma non è smentita la scomparsa del mittente estensore Filomeno.
La prossima volta non faccia il "sapione" mandandole a dire (cosa che si addice a chi non ha il coraggio di ciò che pensa) ma le dica direttamente all'interessato.

... è pentito, il poveretto!

Anonimo ha detto...

Finalmente l'interessato mi ha autorizzato a poter pubblicare il SETTIMO SCHELETRO NELL'ARMADIETTO DI FILOMENO.

(comincia a diventare una politica cimiteriale, questa. Non sarà questo il motivo per cui ad un certo punto ha preferito sparire dalla scena politica?)

Anonimo ha detto...

SETTIMO SCHELETRO.

Questo scheletruccio ci racconta la contraddittorietà del modo di fare di Filomeno.
Da Sindaco, al marito di una ATA che deve prendere servizio presso un asilo comunale che gli chiede di potergli parlare in ufficio, ricevutolo e saputo che l'argomento riguardava questioni dell'ufficio di sindaco NON tronca l'incontro rinviandolo presso il Comune ma lo port avanti chiudendolo, per giunta, in modo sibillino con questa domanda-osservazione: "Ma il sig. Tizio che fa il tale lavoro non è tuo fratello?"
Il giorno della presa di servizio della neo assunta bidella questa si reca dal sindaco per attuare e rendere praticabile la richiesta avanzata dal marito nell'incontro col sindaco del giorno prima.
Il sindaco Filomeno caccia via l'interessata facendo una scenata.
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Di seguito si riporta il modo normale di fare le stesse cose:
a) Non si riceve presso il proprio domicilio o ufficio privato il marito di una neo assunta per trattare di questioni inerenti l'assunzione.
b) Il sindaco non chiede conto al cittadino della sua amicizia o parentela soprattutto se riconduce ad un avversario politico.
c) Il sindaco indirizza il neodipendente comunale verso il dirigente del suo settore o verso il responsabile del personale evitando di trattare direttamente simili questioni.
d) mai e poi mai un sindaco verticalizza in modo diretto contro un amministrato. L'intervento diretto del sindaco deve sempre essere una mediazione tra due posizioni evitando di farsi mettere nella mischia.

Ovviamente il modo di fare di Filomeno determina qualche equivoco e qualche sospetto. Questi non hanno avuto modo di esser chiariti poiché il fatto fu fagocitato nel contesto della polemica politica.
Se l'interessata si fosse rivolto ad un sindacato anzicché farsi strumentalizzare dal politico, forse oggi avremmo conseguito quel chiarimento e dipanato i dubbi che suscita la condotta non proprio trasparente adottata da Filomeno.