sabato 14 febbraio 2009

Invito


L’attuale crisi economica e le sue cause interpellano tutte le realtà impegnate sul territorio ed i singoli cittadini.

Tanto non solo per i suoi possibili effetti sulla tenuta sociale del Paese ma anche per il rischio di creare o consolidare il già diffuso senso di impotenza e di disinteresse per i destini collettivi del Paese.

In questo contesto è forte la preoccupazione per i problemi e la crescita del nostro Mezzogiorno su cui anche le Chiese del Sud hanno ritenuto necessario interrogarsi (Convegno di Napoli del 12 e 13 febbraio) a 20 anni dal documento della Conferenza Episcopale Italiana su “Chiesa Italiana e Mezzogiorno” allorquando veniva significativamente lanciata una forte provocazione: “Il Paese non crescerà se non insieme”.

Ed in tal senso un decisivo contributo per la riflessione e l’impegno viene dalla recente pubblicazione dell’economista pugliese Prof. Gianfranco Viesti su “Mezzogiorno a tradimento. Il Nord, il Sud e la politica che non c’è” (editore Laterza).

E’ di tutta evidenza come la politica,oggi più che mai, sia sollecitata nel suo compito di leggere i fenomeni sociali ed economici per riscoprire la funzione di “governo” che mai potrà identificarsi in una mera rappresentanza e gestione della somma di interessi particolari.

La coalizione che mi sostiene nella candidatura a Sindaco (Democratici per la Costituzione, P.R.C., P.D.C.I., Sinistra Democratica e Italia dei Valori),in forza della volontà condivisa di costruire un nuovo centrosinistra, intende promuovere una riflessione aperta al confronto e quindi ricca e produttiva per il futuro della Città.

La sfida è immane. Ma non possiamo consentire che a fronte dei gravi e drammatici problemi si reiterino vecchie logiche che hanno mortificato capacità umane e saccheggiato risorse finanziarie con esiti devastanti per il territorio.

Per tali ragioni mi permetto invitarLa ad un primo dibattito pubblico che si terrà Sabato 21 febbraio 2009 alle ore 18.30 presso il Teatro Imperiali (via Municipio).

Il tema del confronto sarà: “Lavoro, Impresa, precariato: come difendersi dalla crisi. Ipotesi di un impegno per il territorio”.

Ci aiuteranno in questa prima riflessione il Presidente di Confindustria Brindisi, Massimo Ferrarese, ed il Segretario Generale della C.G.I.L., Leo Caroli.

Confidando nella Sua presenza ringrazio sin da ora per la cortese attenzione prestata e per la preziosa e gradita collaborazione.


Francavilla Fontana, 14.02.2009


Avv. Mario Filomeno

7 commenti:

Anonimo ha detto...

come come state ivitando Ferrarese,avete rotto il caz...contro Bianco perchè era un imprenditore,ora invece inviatate un imprenditore ad una iniziativa.
Cè fine ca tu fattu,il moderatore chi sarà Angiulino Rochira?
tanta cu lu sapiti ca Ferrarese non ci vene ca ci si sta candida con il PD e l'UDC alla provincia, poveri a vui

Anonimo ha detto...

Considero una grazia quell'errore di natura che fa sì che per ragioni genetiche ce l'abbia con quell'avvocato con la barba, scuro in volto che non ama sorridere della vita, di cui ricordo a fatica il nome, si proprio quello, l'avvocato Marcuccio Filomeno!

Che coccodrilli, è una frotta di tanti coccodrilli questa classe dirigente - economisti compresi - dell'italia meridionale.
Prima la fanno prostituire con la politica pauperista degli aiuti di stato. Dopo - quando il danno è fatto - si mettono a fare anche i moralisti prendendosela, invariabilmente con gli altri.

Ma come mai in questi casi non si dà la giusta esemplarità a chi ha contrastato quel sistema e a cui gli eventi hanno finito per dare ragione?????

Come mai?
Come mai?
Come mai?
Che ipocriti, magna magna.

Angelo ha detto...

??????????

Anonimo ha detto...

DEDICATO AL MODERATORE

Il candidato sindaco (un politico, vero?) che fa il moderatore è stata una novità assoluta nello sconcio panorama della martoriata Francavilla.

Una novità che ha suscitato una insalata mista fatta di ridicolo e di compassione, condita col sale della perplessità.

La scena è stata la seguente. Inizia Filomeno che (indietreggiando o con una fuga in avanti?! boh) dichiara di voler fare da moderatore.
Poi comincia il segretario della CGIL a dare bordate ai politici.
Continua il presidente dell'Unione Industriali a sparare ad alzo zero contro i politici.
Quasi tutti gli interventi evidenziano le carenze della classe politica.

L'unico politico sul parterre era Filomeno il quale pensando - evidentemente - che per mostrarsi moderato si comincia col fare da moderatore, ha glissato sui doveri dei politici non rendendosi conto che spettava a lui dare le risposte conseguenti. E non basta inventarsi il ruolo di mdoeratore per sfuggire alle responsabilità.

L'unica cosa buona della serata è stata la solidarietà a Libera di Alessandro Leo contro le minacce subite.

Anonimo ha detto...

A De Fra',
la tua invidia per il successo di Filomeno ti sta rodendo il fegato!
Ma non ti accorgi che non ti segue nessuno? Non ti sei accorto che non fai opinione? Fai solo sorridere e null'altro...
Perché il Mab non organizza qualcosa del genere e vediamo che sai fare. Parli parli ma i fatti?

Anonimo ha detto...

Di questi tempi far sorridere la gente è un grande risultato anticrisi. Infatti il buon umore predispone ai consumi e all'ottimismo che serve per continuare a lavorare nonostante le difficoltà.
Speriamo, quindi, che sia vera la tua analisi che è come un complimento.

... meglio far sorridere che far piangere per delle sceneggiate parolaie dal sapore antiquato e senza alcun senso.

Per quanto riguarda il fegato, si è vero mi rode. Alla grande.
Il motivo è di non riuscire a far riflettere coloro che si fanno abbindolare da Filomeno di porre più attenzione alla conoscenza ed alla informazione.
Se sapessero quale sepolcro imbiancato della politica è il Nostro lo terrebbero a debita distanza.
Filomeno e la sua politica sono l'opposto di quello che vuol far credere.
Ciascuno di noi consiste - sotto l'aspetto politico - dai fatti che ha realizzato. Filomeno ha realizzato fatti - DICO FATTI, NON PRESE DIPOSIZIONE, PAROLE O CONVEGNI - negativi e pessimi che hanno dato un colpo mortale alla città di Francavilla da cui ancora non ci si riprende.

SE CI SI POTESSE CONFRONTARE SU QUESTO, SENZA FARMI PASSARE PER QUELLO CHE NON SONO (INVIDIOSO, IROSO, ECC.) PER EVITARE IL PERICOLOSO CONFRONTO CON LA VERITA', BEH, SI SE SI POTESSE DISCUTERE LIBERAMENTE COME SI FA IN UN PAESE CIVILE, IL FEGATO MI RODEREBBE DI MENO.
...e chissà! Non solo a me.

Angelo ha detto...

Mah...