venerdì 6 febbraio 2009

Considerazioni sul Ddl sicurezza

Il neo approvato decreto sulla sicurezza approvato dal Senato, attraverso i suoi punti fermi rappresenta per l’attuale governo la soluzione migliore al problema dell’immigrazione.
Il testo prevede una serie di misure che vanno dall’introduzione di una tassa per l’acquisizione o rinnovo del permesso di soggiorno, alla autorizzazione delle ronde cittadine (meglio ribattezzate come “ronde padane”), dalla possibilità di poter denunciare, da parte dei medici di presidi ospedalieri, “clienti” clandestini all’istituzione di un registro dei clochard.
Analizzando per bene il tutto però, non si può fare a meno di considerare alcuni aspetti tranquillamente definibili inquietanti.
Infatti, se poco possono nuocere le iniziative di far pagare una tassa (non definita ancora nella misura) per la richiesta/rinnovo del permesso di soggiorno e quella di creare un registro dei “clochard” (o “senza fissa dimora”),molto dannose si possono considerare le altre due misure introdotte (denuncia dei clandestini da parte dei medici e ronde cittadine).
Il provvedimento che sta suscitando le maggiori critiche,senza ombra di dubbio, risulta essere quello che “invita” (secondo i leghisti “obbliga”) i medici dei presidi ospedalieri a denunciare i clandestini che dovessero fare ricorso alle cure mediche. In effetti è palese il rischio di avere uno smisurato numero di immigrati che, per paura dell’espulsione, penserà bene di evitare le cure mediche con il rischio di incorrere in epidemie da malattie infettive, o di avere sempre più parti clandestini con annessi rischi di infezioni, nonché di morte, sia per le partorienti che per i nascituri. Il sacrosanto diritto alle cure mediche non deve essere messo in nessun modo in pericolo da un provvedimento legislativo, sia il paziente regolare che clandestino. Bisogna ricordare a tal proposito che, nel gennaio del 2008 il focolaio di meningite scoppiato nel Trevigiano, fu localizzato grazie alla tempestiva richiesta di accertamenti medici, da parte di un gruppo di clandestini insediati nel posto, senza tale richiesta non si sa quale potrebbero essere state le conseguenze.
Ulteriore sgomento senz’altro fa suscitare, la legalizzazione delle “ronde padane”. In un momento in cui gli episodi di razzismo xenofobo stanno imperversando nel nostro paese (vedasi il pestaggio a Roma del clochard indiano,come ultimo episodio in ordine temporale), le ultime dichiarazioni del Ministro dell’Interno Maroni unite ad altre di esponenti leghisti (Gentilini e Borghezio per citarne alcuni) e, appunto, all’ultimo provvedimento che autorizza le “ronde cittadine”, senz’altro non fanno altro che alimentare l’odio razziale verso gente “non Italiana”. Se non viene messo un freno, si correrà il rischio di imbattersi a breve in una vera e propria caccia all’uomo,una caccia all’uomo condotta sotto l’egida del termine “cattiveria” , tanto a cuore al Ministro Maroni.


Concludendo non rimane che da chiedersi se, questo disegno di legge non dia, agli occhi degli altri Membri dell’Unione Europea e del mondo intero, l’idea di un Italia diversa da quella conosciuta fino a poco tempo fa. In effetti le recenti dichiarazioni fatte da Berlusconi nei confronti di Obama e dell’Islam (Obama definito “abbronzato” e la civiltà Islamica inferiore per cultura e storia rispetto alla nostra) unite al suddetto DdL non fanno altro che catapultarci indietro nel tempo direttamente a circa settanta anni fa. Ma oltre a quanto appena detto, ciò che bisogna considerare è il rischio di sanzioni da parte dell’Unione Europea in ambito di tutela dei Diritti Umani rischio sempre più forte per la crescente demonizzazione dell’immigrato!

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