Francavilla Fontana 15/07/2008
Nasce ufficialmente oggi 15 luglio 2008 a Francavilla Fontana il circolo denominato “Insieme per la Costituzione” con collegamento al partito nazionale dell’ Italia dei Valori dell’On. Antonio di Pietro.
Con assemblea svoltasi in data 11 luglio 2008 vengono approvati lo statuto e le cariche direttive del neonato circolo “Insieme per la Costituzione” che vedrà come presidente del circolo il dott. Madaghiele Salvatore, latianese di origine ma ormai francavillese d’adozione il quale con il suo impegno è stato l’artefice dell’approdo del partito dell’Italia dei Valori nella città degli imperiali e che sarà affiancato nel suo lavoro da un gruppo di 20 persone tra cui Laporta Salvatore, anch’egli latianese trapiantato a Francavilla, che vanta un’esperienza negli Eco Pacifisti di Latiano e Roma Arcangelo tutt’ora membro del movimento politico-culturale Democratici per la Costituzione di Mario Filomeno per il quale si profila dunque un doppio impegno.
In uno scenario politico cittadino caratterizzato
- dalla spaccatura di forze politiche in nome del perseguimento dell’interesse particolare del potente di turno,
- dal cambio di casacca di esponenti politici secondo la più riprovevole delle pratiche (volta gabbana),
- dalle problematiche importanti, con relative responsabilità, che interessano il Comune di Francavilla (una su tutte l’Intermodale),
l’avvento a Francavilla dell’Italia dei Valori porterà una ventata di aria pulita, momento positivo e propositivo di una nuova e giovane classe politica che si assume l’impegno e la responsabilità di un progetto politico il cui obiettivo principale è l’interesse collettivo, perseguito con la massima trasparenza e nel rispetto delle regole.
Questi sono i valori a cui s’inspirerà l’azione del neonato circolo dell’Idv, il quale collaborerà con tutte quelle forze che hanno i medesimi valori e vorranno iniziare una collaborazione programmatica per la risoluzione dei problemi che attanagliano la città degli Imperiali.
Sarà inoltre a breve creato il corrispondete sito web, strumento importante attraverso il quale il cittadino potrà interagire con i membri della neonata realtà politica, avvicinandosi alle problematiche che affliggono il nostro territorio (vedi le discariche abusive) e partecipando con proposte risolutive e dove sarà possibile dare la propria adesione al circolo in modo tale da infoltire il gruppo degli addetti ai lavori, gruppo composto quasi totalmente da giovani e soprattutto da gente “nuova” e alle prime esperienze politiche.
giovedì 17 luglio 2008
mercoledì 16 luglio 2008
COMUNICATO
In data 15 luglio 2008 presso la sede del Partito Democratico si sono riunite le delegazioni dei seguenti partiti politici: PD, PRC, Democratici per la Costituzione, Sinistra Democratica, Radicali Italiani, PdCI, IdV, UDC. Tutte le forze politiche hanno convenuto sulla necessità di individuare un percorso comune che ponga al centro l’urgenza di un programma alternativo e fortemente ispirato al recupero della legalità, della partecipazione democratica, della trasparenza e della discontinuita' dell'azione amministrativa.
In tale percorso programmatico le forze politiche riunitesi, intendono delineare strategie e scelte che aiutino la città a riappropriarsi del proprio futuro non dimenticando le priorità di carattere economico e le esigenze di uno sviluppo rispettoso dei diritti e della dignità soprattutto delle fasce più deboli ed emarginate della città. Nel percorso, devono prevalere le ragioni del bene comune e della solidarietà.
Nel contempo, le forze politiche, nell’assumere gli impegni appena indicati, hanno condiviso l’urgenza di definire in tempi celeri l’individuazione del candidato sindaco che possa rappresentare esigenze di alternatività programmatica e l’altrettanta volontà espressa dalle forze politiche di offrire tale proposta a quanti altri, nella città, intendono aggregarsi intorno a questo progetto.
Le segreterie politiche
In tale percorso programmatico le forze politiche riunitesi, intendono delineare strategie e scelte che aiutino la città a riappropriarsi del proprio futuro non dimenticando le priorità di carattere economico e le esigenze di uno sviluppo rispettoso dei diritti e della dignità soprattutto delle fasce più deboli ed emarginate della città. Nel percorso, devono prevalere le ragioni del bene comune e della solidarietà.
Nel contempo, le forze politiche, nell’assumere gli impegni appena indicati, hanno condiviso l’urgenza di definire in tempi celeri l’individuazione del candidato sindaco che possa rappresentare esigenze di alternatività programmatica e l’altrettanta volontà espressa dalle forze politiche di offrire tale proposta a quanti altri, nella città, intendono aggregarsi intorno a questo progetto.
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venerdì 11 luglio 2008
ANCORA SPAZZATURA IN GIRO PER FRANCAVILLA
Ancora episodi di mini discariche sparsi per le principali arterie che collegano le contrade cittadine!
Questa volta è il caso della circonvallazione che congiunge la Francavilla-Oria con la Francavilla-Carosino dove sono numerosi i cassonetti adibiti allo scarico dei rifiuti e dove sono numerosi i cumuli di immondizia di ogni genere!Si va dai calcinacci ai cartoni per indumenti,dalla comune spazzatura ai pericolosissimi pannelli in amianto,dai divani ai televisori ed elettrodomestici vari,tutto tra l'altro pericolosamante abbandonato in prossimita di case,terreni e coltivazioni!
Ogni mattina gli addetti della Monteco sono costretti a lavorare in condizioni pietose,a ripulire cumuli di sacchi pieni di spazzatura quando per assurdo,i cassonetti sono completamente vuoti!
A questo punto è si può tranquillamente parlare di maleducazione cittadina,ma forse ancora peggio si deve parlare di "ineducazione" cittadina,tutto ciò perchè mancano i controlli dovuti e le sanzioni dovute!
Come mai gli addetti ai lavori non applicano i controlli e le sanzioni previste dalla legge?
Come mai nella nostra città si applicano solo controlli fiscali e legati al traffico e mai sulla spazzatura?
Ciò che ci si auspica è un intervento repentino delle autorità atto ad inculcare nel cittadino il rispetto delle regole,magari condito con iniziative ad-hoc.
Questa volta è il caso della circonvallazione che congiunge la Francavilla-Oria con la Francavilla-Carosino dove sono numerosi i cassonetti adibiti allo scarico dei rifiuti e dove sono numerosi i cumuli di immondizia di ogni genere!Si va dai calcinacci ai cartoni per indumenti,dalla comune spazzatura ai pericolosissimi pannelli in amianto,dai divani ai televisori ed elettrodomestici vari,tutto tra l'altro pericolosamante abbandonato in prossimita di case,terreni e coltivazioni!
Ogni mattina gli addetti della Monteco sono costretti a lavorare in condizioni pietose,a ripulire cumuli di sacchi pieni di spazzatura quando per assurdo,i cassonetti sono completamente vuoti!
A questo punto è si può tranquillamente parlare di maleducazione cittadina,ma forse ancora peggio si deve parlare di "ineducazione" cittadina,tutto ciò perchè mancano i controlli dovuti e le sanzioni dovute!
Come mai gli addetti ai lavori non applicano i controlli e le sanzioni previste dalla legge?
Come mai nella nostra città si applicano solo controlli fiscali e legati al traffico e mai sulla spazzatura?
Ciò che ci si auspica è un intervento repentino delle autorità atto ad inculcare nel cittadino il rispetto delle regole,magari condito con iniziative ad-hoc.
venerdì 4 luglio 2008
Una raccolta di firme in difesa della Costituzione!
Cento costituzionalisti contro il lodo Alfano
Lodo e processi rinviati
strappo all'uguaglianza
I sottoscritti professori ordinari di diritto costituzionale e di discipline equivalenti, vivamente preoccupati per le recenti iniziative legislative intese: 1) a bloccare per un anno i procedimenti penali in corso per fatti commessi prima del 30 giugno 2002, con esclusione dei reati puniti con la pena della reclusione superiore a dieci anni; 2) a reintrodurre nel nostro ordinamento l'immunità temporanea per reati comuni commessi dal Presidente della Repubblica, dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dai Presidenti di Camera e Senato anche prima dell'assunzione della carica, già prevista dall'art. 1 comma 2 della legge n. 140 del 2003, dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 24 del 2004, premesso che l'art. 1, comma 2 della Costituzione, nell'affermare che "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione", esclude che il popolo possa, col suo voto, rendere giudiziariamente immuni i titolari di cariche elettive e che questi, per il solo fatto di ricoprire cariche istituzionali, siano esentati dal doveroso rispetto della Carta costituzionale, rilevano, con riferimento alla legge di conversione del decreto legge n. 92 del 2008, che gli artt. 2 bis e 2 ter introdotti con emendamento a tale decreto, sollevano insuperabili perplessità di legittimità costituzionale perché: a) essendo del tutto estranei alla logica del cosiddetto decreto-sicurezza, difettano dei requisiti di straordinaria necessità ed urgenza richiesti dall'art. 77, comma 2 Cost. (Corte cost., sentenze n. 171 del 2007 e n. 128 del 2008); b) violano il principio della ragionevole durata dei processi (art. 111, comma 1 Cost., art. 6 Convenzione europea dei diritti dell'uomo); c) pregiudicano l'obbligatorietà dell'azione penale (art. 112 Cost.), in conseguenza della quale il legislatore non ha il potere di sospendere il corso dei processi, ma solo, e tutt'al più, di prevedere criteri - flessibili - cui gli uffici giudiziari debbano ispirarsi nella formazione dei ruoli d'udienza; d) la data del 30 giugno 2002 non presenta alcuna giustificazione obiettiva e razionale; e) non sussiste alcuna ragionevole giustificazione per una così generalizzata sospensione che, alla sua scadenza, produrrebbe ulteriori devastanti effetti di disfunzione della giustizia venendosi a sommare il carico dei processi sospesi a quello dei processi nel frattempo sopravvenuti; rilevano, con riferimento al cosiddetto lodo Alfano, che la sospensione temporanea ivi prevista, concernendo genericamente i reati comuni commessi dai titolari delle sopra indicate quattro alte cariche, viola, oltre alla ragionevole durata dei processi e all'obbligatorietà dell'azione penale, anche e soprattutto l'art. 3, comma 1 Cost., secondo il quale tutti i cittadini "sono eguali davanti alla legge".
Osservano, a tal proposito, che le vigenti deroghe a tale principio in favore di titolari di cariche istituzionali, tutte previste da norme di rango costituzionale o fondate su precisi obblighi costituzionali, riguardano sempre ed esclusivamente atti o fatti compiuti nell'esercizio delle proprie funzioni. Per contro, nel cosiddetto lodo Alfano la titolarità della carica istituzionale viene assunta non già come fondamento e limite dell'immunità "funzionale", bensì come mero pretesto per sospendere l'ordinario corso della giustizia con riferimento a reati "comuni".
Per ciò che attiene all'analogo art. 1, comma 2 della legge n. 140 del 2003, i sottoscritti rilevano che, nel dichiararne l'incostituzionalità con la citata sentenza n. 24 del 2004, la Corte costituzionale si limitò a constatare che la previsione legislativa in questione difettava di tanti requisiti e condizioni (tra cui la doverosa indicazione del presupposto - e cioè dei reati a cui l'immunità andrebbe applicata - e l'altrettanto doveroso pari trattamento dei ministri e dei parlamentari nell'ipotesi dell'immunità, rispettivamente, del Premier e dei Presidenti delle due Camere), tali da renderla inevitabilmente contrastante con i principi dello Stato di diritto.
Ma ciò la Corte fece senza con ciò pregiudicare la questione di fondo, qui sottolineata, della necessità che qualsiasi forma di prerogativa comportante deroghe al principio di eguale sottoposizione di tutti alla giurisdizione penale debba essere introdotta necessariamente ed esclusivamente con una legge costituzionale.
Infine, date le inesatte notizie diffuse al riguardo, i sottoscritti ritengono opportuno ricordare che l'immunità temporanea per reati comuni è prevista solo nelle Costituzioni greca, portoghese, israeliana e francese con riferimento però al solo Presidente della Repubblica, mentre analoga immunità non è prevista per il Presidente del Consiglio e per i Ministri in alcun ordinamento di democrazia parlamentare analogo al nostro, tanto meno nell'ordinamento spagnolo più volte evocato, ma sempre inesattamente
Firma anche tu:http://www.repubblica.it/speciale/2008/appelli/costituzionalisti/index.html
Lodo e processi rinviati
strappo all'uguaglianza
I sottoscritti professori ordinari di diritto costituzionale e di discipline equivalenti, vivamente preoccupati per le recenti iniziative legislative intese: 1) a bloccare per un anno i procedimenti penali in corso per fatti commessi prima del 30 giugno 2002, con esclusione dei reati puniti con la pena della reclusione superiore a dieci anni; 2) a reintrodurre nel nostro ordinamento l'immunità temporanea per reati comuni commessi dal Presidente della Repubblica, dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dai Presidenti di Camera e Senato anche prima dell'assunzione della carica, già prevista dall'art. 1 comma 2 della legge n. 140 del 2003, dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 24 del 2004, premesso che l'art. 1, comma 2 della Costituzione, nell'affermare che "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione", esclude che il popolo possa, col suo voto, rendere giudiziariamente immuni i titolari di cariche elettive e che questi, per il solo fatto di ricoprire cariche istituzionali, siano esentati dal doveroso rispetto della Carta costituzionale, rilevano, con riferimento alla legge di conversione del decreto legge n. 92 del 2008, che gli artt. 2 bis e 2 ter introdotti con emendamento a tale decreto, sollevano insuperabili perplessità di legittimità costituzionale perché: a) essendo del tutto estranei alla logica del cosiddetto decreto-sicurezza, difettano dei requisiti di straordinaria necessità ed urgenza richiesti dall'art. 77, comma 2 Cost. (Corte cost., sentenze n. 171 del 2007 e n. 128 del 2008); b) violano il principio della ragionevole durata dei processi (art. 111, comma 1 Cost., art. 6 Convenzione europea dei diritti dell'uomo); c) pregiudicano l'obbligatorietà dell'azione penale (art. 112 Cost.), in conseguenza della quale il legislatore non ha il potere di sospendere il corso dei processi, ma solo, e tutt'al più, di prevedere criteri - flessibili - cui gli uffici giudiziari debbano ispirarsi nella formazione dei ruoli d'udienza; d) la data del 30 giugno 2002 non presenta alcuna giustificazione obiettiva e razionale; e) non sussiste alcuna ragionevole giustificazione per una così generalizzata sospensione che, alla sua scadenza, produrrebbe ulteriori devastanti effetti di disfunzione della giustizia venendosi a sommare il carico dei processi sospesi a quello dei processi nel frattempo sopravvenuti; rilevano, con riferimento al cosiddetto lodo Alfano, che la sospensione temporanea ivi prevista, concernendo genericamente i reati comuni commessi dai titolari delle sopra indicate quattro alte cariche, viola, oltre alla ragionevole durata dei processi e all'obbligatorietà dell'azione penale, anche e soprattutto l'art. 3, comma 1 Cost., secondo il quale tutti i cittadini "sono eguali davanti alla legge".
Osservano, a tal proposito, che le vigenti deroghe a tale principio in favore di titolari di cariche istituzionali, tutte previste da norme di rango costituzionale o fondate su precisi obblighi costituzionali, riguardano sempre ed esclusivamente atti o fatti compiuti nell'esercizio delle proprie funzioni. Per contro, nel cosiddetto lodo Alfano la titolarità della carica istituzionale viene assunta non già come fondamento e limite dell'immunità "funzionale", bensì come mero pretesto per sospendere l'ordinario corso della giustizia con riferimento a reati "comuni".
Per ciò che attiene all'analogo art. 1, comma 2 della legge n. 140 del 2003, i sottoscritti rilevano che, nel dichiararne l'incostituzionalità con la citata sentenza n. 24 del 2004, la Corte costituzionale si limitò a constatare che la previsione legislativa in questione difettava di tanti requisiti e condizioni (tra cui la doverosa indicazione del presupposto - e cioè dei reati a cui l'immunità andrebbe applicata - e l'altrettanto doveroso pari trattamento dei ministri e dei parlamentari nell'ipotesi dell'immunità, rispettivamente, del Premier e dei Presidenti delle due Camere), tali da renderla inevitabilmente contrastante con i principi dello Stato di diritto.
Ma ciò la Corte fece senza con ciò pregiudicare la questione di fondo, qui sottolineata, della necessità che qualsiasi forma di prerogativa comportante deroghe al principio di eguale sottoposizione di tutti alla giurisdizione penale debba essere introdotta necessariamente ed esclusivamente con una legge costituzionale.
Infine, date le inesatte notizie diffuse al riguardo, i sottoscritti ritengono opportuno ricordare che l'immunità temporanea per reati comuni è prevista solo nelle Costituzioni greca, portoghese, israeliana e francese con riferimento però al solo Presidente della Repubblica, mentre analoga immunità non è prevista per il Presidente del Consiglio e per i Ministri in alcun ordinamento di democrazia parlamentare analogo al nostro, tanto meno nell'ordinamento spagnolo più volte evocato, ma sempre inesattamente
Firma anche tu:http://www.repubblica.it/speciale/2008/appelli/costituzionalisti/index.html
ELEZIONI FUTURE,SCENARI PASSATI
Sembra ormai ufficiale,il candidato alle prossime amministrative del 2009 per il Popolo delle Libertà sarà l'ex sindaco dott.Vincenzo Della Corte.
La proposizione dell'ex primo cittadino aprirebbe nuovi scenari nella politica del centro-destra,ma non solo,porterebbe con se anche una sfilza di dubbi e perplessità in merito alla sua eventuale investitura del grado di sindaco.
Per quanto riguarda la situazione politica all'interno del centro-destra,sono mesi che si è parla di una scissione dell'intera coalizione,mai ufficializzata però, in due blocchi,i pro-Curto ed i pro-Vitali.Sono numerosi gli esponenti politici locali che hanno abbandonato le file di AN(quindi Curto) per avvicinarsi a FI(quindi Vitali) o che hanno deciso di andare per altri lidi fondando nuovi partiti in città.è il caso questo di Balestra che ha ufficialmente portato "la Destra" di Storace nella città degli Imperiali.Inoltre tempo fa il sig.Curto sbandierava in una trasmissione la sua futura creazione di due liste civiche da 8500 voti l'una,cosa che faceva pensare ad una propria diretta proposizione come candidato sindaco,anche questa però mai ufficializzata!
Insomma in uno scenario alquanto confuso si rischierebbe di arrivare ad una proposizione di Della Corte come candidato sindaco per il Pdl,contrapposto a Curto candidato per la sua coalizione e al/ai esponente/i del centro-sinistra.Ma non era proprio Della Corte fido scudiero di Curto?Allora che succederà?Sarà l'ex sindaco a voltare anche lui le spalle a Curto?O sarà l'ex senatore a fare marcia indietro?Si avrà un centro-destra spaccato o unito come prima?
A giorni sapremo tutto!
Per ciò che poi riguarda la riproposizione di Della Corte come candidato sindaco,si tratterebbe di una minestra riscaldata più volte.C'è da riflettere a fondo sulla sua figura politica!Innanzitutto più volte è stato indicato da vari esponenti del centro-destra come colpevole numero uno del disastro Francavilla,gli stessi esponenti che rischierebbero poi di doverlo appoggiare!Inoltre,oggettivamente,è stato durante le sue due gestioni consecutive che si è arrivati allo sfacelo attuale!
Che dire,pare proprio che il tanto agognato passo avanti di Francavilla si appresta a diventare un doppio passo indietro!
La proposizione dell'ex primo cittadino aprirebbe nuovi scenari nella politica del centro-destra,ma non solo,porterebbe con se anche una sfilza di dubbi e perplessità in merito alla sua eventuale investitura del grado di sindaco.
Per quanto riguarda la situazione politica all'interno del centro-destra,sono mesi che si è parla di una scissione dell'intera coalizione,mai ufficializzata però, in due blocchi,i pro-Curto ed i pro-Vitali.Sono numerosi gli esponenti politici locali che hanno abbandonato le file di AN(quindi Curto) per avvicinarsi a FI(quindi Vitali) o che hanno deciso di andare per altri lidi fondando nuovi partiti in città.è il caso questo di Balestra che ha ufficialmente portato "la Destra" di Storace nella città degli Imperiali.Inoltre tempo fa il sig.Curto sbandierava in una trasmissione la sua futura creazione di due liste civiche da 8500 voti l'una,cosa che faceva pensare ad una propria diretta proposizione come candidato sindaco,anche questa però mai ufficializzata!
Insomma in uno scenario alquanto confuso si rischierebbe di arrivare ad una proposizione di Della Corte come candidato sindaco per il Pdl,contrapposto a Curto candidato per la sua coalizione e al/ai esponente/i del centro-sinistra.Ma non era proprio Della Corte fido scudiero di Curto?Allora che succederà?Sarà l'ex sindaco a voltare anche lui le spalle a Curto?O sarà l'ex senatore a fare marcia indietro?Si avrà un centro-destra spaccato o unito come prima?
A giorni sapremo tutto!
Per ciò che poi riguarda la riproposizione di Della Corte come candidato sindaco,si tratterebbe di una minestra riscaldata più volte.C'è da riflettere a fondo sulla sua figura politica!Innanzitutto più volte è stato indicato da vari esponenti del centro-destra come colpevole numero uno del disastro Francavilla,gli stessi esponenti che rischierebbero poi di doverlo appoggiare!Inoltre,oggettivamente,è stato durante le sue due gestioni consecutive che si è arrivati allo sfacelo attuale!
Che dire,pare proprio che il tanto agognato passo avanti di Francavilla si appresta a diventare un doppio passo indietro!
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