«Usare con gli immigrati lo stesso metodo delle SS: punirne dieci per ogni torto fatto a un nostro cittadino». Con queste parole il consigliere leghista Giorgio Bettio è intervenuto lunedì in consiglio comunale. Sulle dichiarazioni di Bettio si è già scatenata una bufera: la comunità ebraica intende querelarlo, mentre il procuratore della Repubblica di Treviso Antonio Fojadelli ha annunciato l’apertura di un fascicolo: i reati ipotizzati sono istigazione all’odio razziale, apologia di fascismo e istigazione a delinquere
«Usare con gli immigrati lo stesso metodo delle SS: punirne dieci per ogni torto fatto a un nostro cittadino». Ha usato queste parole il consigliere leghista Giorgio Bettio, intervenuto durante il consiglio comunale di lunedì per dare il suo appoggio all’ordinanza anti-sbandati sottoscritta dal sindaco Gobbo e chiedere metodi più duri contro gli stranieri che abitano in città. Sulle dichiarazioni di Bettio si è già scatenata una bufera: la comunità ebraica intende querelarlo, mentre il procuratore della Repubblica di Treviso Antonio Fojadelli ha annunciato l’apertura di un fascicolo a carico del consigliere leghista per le dichiarazioni rese in consiglio comunale. I reati ipotizzati sono istigazione all'odio razziale, apologia di fascismo e istigazione a delinquere. Ilan Brauner, rappresentante della comunità ebraica trevigiana, ha annunciato: «Come comunità ebraica valutiamo un’azione legale». Il presidente dell’Anpi locale, Umberto Lorenzoni, non ha usato mezzi termini: «E’ assolutamente impossibile che un popolo civile sopporti simili imbecillità. Lo voglio incontrare, Bettio, per spiegargli cos’è stato il nazismo ». Il caso è approdato in Senato.A dare il "la" all’invettiva di Bettio, a suo dire, era stato «l’e nnesimo sopruso patito da un inquilino dei palazzi dove abitano anche gli immigrati». In consiglio Bettio ha accusato, ma non ha spiegato quando e cosa sia avvenuto per scatenare tanta ira. «Non è possibile che gli immigrati vengano a vivere nei nostri condomini e poi comincino a comportarsi come Ras di quartiere o terroristi - dice - dovrebbero rispettare le regole e invece prima fanno finta di non capire poi, se redarguiti, passano alla minacce. Il decreto è troppo tenero». E ha lanciato la sua proposta: «Gli immigrati che chiedono la residenza, se in possesso dei requisiti, dovrebbero essere messi sotto osservazione per sei mesi». Il piano, annunciato davanti ai volti increduli ma silenziosi dell’opposizione, suona più o meno come una prova d’esame: «Nel momento in cui ottengono la residenza - ha detto Bettio - la commissione dovrebbe assumersi il compito di seguirne gli spostamenti e controllarne il comportamento andando a chiedere informazioni anche ai vicini di casa. Passati questi primi sei mesi – ha continuato - se gli stranieri si sono comportati bene, allora possono restare, in caso contrario devono essere sottoposti ad altri tre mesi di verifica e poi espulsi». Poi l’affondo: «Sarebbe giusto fargli capire come ci si comporta usando gli stessi metodi dei nazisti. Per ogni trevigiano a cui recano danno o disturbo, vengono puniti dieci extracomunitari». Dal banco della giunta, Gobbo annuiva e l’opposizione lasciava correre: «E’ da anni che viviano il fenomeno dell’immigrazione - dice Sbarra - e la Lega, per propaganda, continua a spacciarlo come emergenza, invece di attivare tempestivamente politiche serie».
(Fonte Repubblica.it)
«Usare con gli immigrati lo stesso metodo delle SS: punirne dieci per ogni torto fatto a un nostro cittadino». Ha usato queste parole il consigliere leghista Giorgio Bettio, intervenuto durante il consiglio comunale di lunedì per dare il suo appoggio all’ordinanza anti-sbandati sottoscritta dal sindaco Gobbo e chiedere metodi più duri contro gli stranieri che abitano in città. Sulle dichiarazioni di Bettio si è già scatenata una bufera: la comunità ebraica intende querelarlo, mentre il procuratore della Repubblica di Treviso Antonio Fojadelli ha annunciato l’apertura di un fascicolo a carico del consigliere leghista per le dichiarazioni rese in consiglio comunale. I reati ipotizzati sono istigazione all'odio razziale, apologia di fascismo e istigazione a delinquere. Ilan Brauner, rappresentante della comunità ebraica trevigiana, ha annunciato: «Come comunità ebraica valutiamo un’azione legale». Il presidente dell’Anpi locale, Umberto Lorenzoni, non ha usato mezzi termini: «E’ assolutamente impossibile che un popolo civile sopporti simili imbecillità. Lo voglio incontrare, Bettio, per spiegargli cos’è stato il nazismo ». Il caso è approdato in Senato.A dare il "la" all’invettiva di Bettio, a suo dire, era stato «l’e nnesimo sopruso patito da un inquilino dei palazzi dove abitano anche gli immigrati». In consiglio Bettio ha accusato, ma non ha spiegato quando e cosa sia avvenuto per scatenare tanta ira. «Non è possibile che gli immigrati vengano a vivere nei nostri condomini e poi comincino a comportarsi come Ras di quartiere o terroristi - dice - dovrebbero rispettare le regole e invece prima fanno finta di non capire poi, se redarguiti, passano alla minacce. Il decreto è troppo tenero». E ha lanciato la sua proposta: «Gli immigrati che chiedono la residenza, se in possesso dei requisiti, dovrebbero essere messi sotto osservazione per sei mesi». Il piano, annunciato davanti ai volti increduli ma silenziosi dell’opposizione, suona più o meno come una prova d’esame: «Nel momento in cui ottengono la residenza - ha detto Bettio - la commissione dovrebbe assumersi il compito di seguirne gli spostamenti e controllarne il comportamento andando a chiedere informazioni anche ai vicini di casa. Passati questi primi sei mesi – ha continuato - se gli stranieri si sono comportati bene, allora possono restare, in caso contrario devono essere sottoposti ad altri tre mesi di verifica e poi espulsi». Poi l’affondo: «Sarebbe giusto fargli capire come ci si comporta usando gli stessi metodi dei nazisti. Per ogni trevigiano a cui recano danno o disturbo, vengono puniti dieci extracomunitari». Dal banco della giunta, Gobbo annuiva e l’opposizione lasciava correre: «E’ da anni che viviano il fenomeno dell’immigrazione - dice Sbarra - e la Lega, per propaganda, continua a spacciarlo come emergenza, invece di attivare tempestivamente politiche serie».
(Fonte Repubblica.it)
3 commenti:
Ou' io qui ci vivo.....ma Dio mio che condizioni....certo ultimamente il fenomeno degli extracomunitari o dei comunitari delinquenti sta portanto la gente a ragionare sempre piu' instabilmente.....sto consigliere Bettio poi supera ogni limite,anni e anni per cercare di sopprimere il ricordo del nazismo e sto deficiente si permette di affermare queste oscenita'?
Stiamo impazzendo...
Visto che sei a Treviso perchè "no siecuti cu nu vinchiu" quel consigliere comunale? Viti ce spramenta!
Certo che da Roma fino in periferia che galantuomini ci rappresentano...
Peppo Rodia
credo che questi personaggi debbano rifletterci + volte prima di fare questo tipo di affermazioni specie se rappresentano un elettorato
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