martedì 25 dicembre 2007
mercoledì 19 dicembre 2007
MORATORIA???TUTTO OK...
ROMA - La moratoria per la pena di morte votata ieri dalle Nazioni Unite "non è per noi un punto di arrivo, ma una base di partenza" per affermare "la dimensione etica nella politica estera". Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ricevendo al Quirinale il Corpo diplomatico in occasione degli auguri di Natale. Il presidente nel corso dell'incontro ha toccato le principali questioni di politica estera, dall'Iran all'Afghanistan al multilateralismo. Sulla moratoria, il capo dello Stato ha definito "storico" il voto al Palazzo di Vetro e ha voluto sottolineare i valori fondamentali della politica estera italiana: "L'Italia crede nei valori della democrazia e del rispetto della persona umana come asse portante di un ordine internazionale giusto e stabile" e la battaglia per la moratoria sulle esecuzioni "riflette questa profonda convinzione".
E finalmente si schiarisce un po' la situazione....da sottolineare il ruolo importantissimo tenuto dall'Italia nella vicenda.
Se magari puo' farci un po' piacere anche nel nostro modesto consiglio comunale la "moratoria" e' stata votata di buon grado...ogni tanto invece di litigare...
lunedì 10 dicembre 2007
UN EPISODIO D'ALTRI TEMPI.....NERI!!!!
Prendo spunto dall'articolo pubblicato su "LA CASA DEL POPOLO",per ricordare quel triste anniversario che ci sara' fra 2 giorni,la strage di Piazza Fontana,per anni imputata alla sinistra estrema e successivamente shiftata verso ben altra matrice killer...la destra fascista,che imperversa ancora oggi e spesso tra l'altro nei rappresentati dei cittadini.....
Il solo fatto che piu' volte ci sia stata la paura(quasi sempre confermata)che lo stato sia avvezzo ad appoggiare la destra piu' fascista che sia in circolazione,mi fa rabbrividire;ma penso che questo non sia un fenomeno che appartiene solo al passato,anche oggi numerosi sono i casi di esponenti politici che inneggiano al fascismo!Forse questa gente ha dimenticato quello che il fascismo/nazismo ha portato in Italia....A tal proposito vi voglio raccontare un siparietto a cui ho assistito di persona sabato 8 dicembre.Ero in giro per Treviso(citta' del consigliere "nazista"), e casualmente mi imbatto in una sfilata di macchine d'epoca,molto affascinato dall'evento mi fermo ad osservare,vengo ad un certo punto attratto dalla fragorosa accoglienza del pubblico,verso il "capo della comunita' trevigiana" o "prosindaco" signor sceriffo Gentilini;e fin qua nulla di strano...ognuno ha i sindaci che si merita!!!La sorpresa era pero' dietro l'angolo,infatti,ad una domanda del conduttore dell'evento riguardo il ricordare o meno da parte di Gentilini di una Lancia degli anni '30-'40,lo stesso primo cittadino trevigiano rispondeva con molta enfasi di ricordare benissimo quell'autovettura,non solo ricordava benissimo che i "GRANDI E AMATI FASCISTI"(cosi' apostrofati) giravano a bordo di quella ammiraglia!!!"Grandi e amati fascisti?Ho sentito bene?...forse no",mi son detto....e subito Gentilini non perde tempo per apostrofare con parole d'amore quella gente e quel periodo,dichiarazione d'amore conclusa maledicendo tra l'altro un corteo che si era sviluppato per le vie della citta' contro precarieta' e razzismo e sbeffeggiando l'attuale governo....tutto ovviamente condito da scroscianti applausi....Perbacco ragazzi....e' cambiato tutto...dobbiamo essere fieri dei tempi in cui s'andava in giro con la mano destra alzata....almeno cosi' pare...
Lillo
mercoledì 5 dicembre 2007
SI TORNA SEMPRE PIU' INDIETRO......
«Usare con gli immigrati lo stesso metodo delle SS: punirne dieci per ogni torto fatto a un nostro cittadino». Con queste parole il consigliere leghista Giorgio Bettio è intervenuto lunedì in consiglio comunale. Sulle dichiarazioni di Bettio si è già scatenata una bufera: la comunità ebraica intende querelarlo, mentre il procuratore della Repubblica di Treviso Antonio Fojadelli ha annunciato l’apertura di un fascicolo: i reati ipotizzati sono istigazione all’odio razziale, apologia di fascismo e istigazione a delinquere
«Usare con gli immigrati lo stesso metodo delle SS: punirne dieci per ogni torto fatto a un nostro cittadino». Ha usato queste parole il consigliere leghista Giorgio Bettio, intervenuto durante il consiglio comunale di lunedì per dare il suo appoggio all’ordinanza anti-sbandati sottoscritta dal sindaco Gobbo e chiedere metodi più duri contro gli stranieri che abitano in città. Sulle dichiarazioni di Bettio si è già scatenata una bufera: la comunità ebraica intende querelarlo, mentre il procuratore della Repubblica di Treviso Antonio Fojadelli ha annunciato l’apertura di un fascicolo a carico del consigliere leghista per le dichiarazioni rese in consiglio comunale. I reati ipotizzati sono istigazione all'odio razziale, apologia di fascismo e istigazione a delinquere. Ilan Brauner, rappresentante della comunità ebraica trevigiana, ha annunciato: «Come comunità ebraica valutiamo un’azione legale». Il presidente dell’Anpi locale, Umberto Lorenzoni, non ha usato mezzi termini: «E’ assolutamente impossibile che un popolo civile sopporti simili imbecillità. Lo voglio incontrare, Bettio, per spiegargli cos’è stato il nazismo ». Il caso è approdato in Senato.A dare il "la" all’invettiva di Bettio, a suo dire, era stato «l’e nnesimo sopruso patito da un inquilino dei palazzi dove abitano anche gli immigrati». In consiglio Bettio ha accusato, ma non ha spiegato quando e cosa sia avvenuto per scatenare tanta ira. «Non è possibile che gli immigrati vengano a vivere nei nostri condomini e poi comincino a comportarsi come Ras di quartiere o terroristi - dice - dovrebbero rispettare le regole e invece prima fanno finta di non capire poi, se redarguiti, passano alla minacce. Il decreto è troppo tenero». E ha lanciato la sua proposta: «Gli immigrati che chiedono la residenza, se in possesso dei requisiti, dovrebbero essere messi sotto osservazione per sei mesi». Il piano, annunciato davanti ai volti increduli ma silenziosi dell’opposizione, suona più o meno come una prova d’esame: «Nel momento in cui ottengono la residenza - ha detto Bettio - la commissione dovrebbe assumersi il compito di seguirne gli spostamenti e controllarne il comportamento andando a chiedere informazioni anche ai vicini di casa. Passati questi primi sei mesi – ha continuato - se gli stranieri si sono comportati bene, allora possono restare, in caso contrario devono essere sottoposti ad altri tre mesi di verifica e poi espulsi». Poi l’affondo: «Sarebbe giusto fargli capire come ci si comporta usando gli stessi metodi dei nazisti. Per ogni trevigiano a cui recano danno o disturbo, vengono puniti dieci extracomunitari». Dal banco della giunta, Gobbo annuiva e l’opposizione lasciava correre: «E’ da anni che viviano il fenomeno dell’immigrazione - dice Sbarra - e la Lega, per propaganda, continua a spacciarlo come emergenza, invece di attivare tempestivamente politiche serie».
(Fonte Repubblica.it)
«Usare con gli immigrati lo stesso metodo delle SS: punirne dieci per ogni torto fatto a un nostro cittadino». Ha usato queste parole il consigliere leghista Giorgio Bettio, intervenuto durante il consiglio comunale di lunedì per dare il suo appoggio all’ordinanza anti-sbandati sottoscritta dal sindaco Gobbo e chiedere metodi più duri contro gli stranieri che abitano in città. Sulle dichiarazioni di Bettio si è già scatenata una bufera: la comunità ebraica intende querelarlo, mentre il procuratore della Repubblica di Treviso Antonio Fojadelli ha annunciato l’apertura di un fascicolo a carico del consigliere leghista per le dichiarazioni rese in consiglio comunale. I reati ipotizzati sono istigazione all'odio razziale, apologia di fascismo e istigazione a delinquere. Ilan Brauner, rappresentante della comunità ebraica trevigiana, ha annunciato: «Come comunità ebraica valutiamo un’azione legale». Il presidente dell’Anpi locale, Umberto Lorenzoni, non ha usato mezzi termini: «E’ assolutamente impossibile che un popolo civile sopporti simili imbecillità. Lo voglio incontrare, Bettio, per spiegargli cos’è stato il nazismo ». Il caso è approdato in Senato.A dare il "la" all’invettiva di Bettio, a suo dire, era stato «l’e nnesimo sopruso patito da un inquilino dei palazzi dove abitano anche gli immigrati». In consiglio Bettio ha accusato, ma non ha spiegato quando e cosa sia avvenuto per scatenare tanta ira. «Non è possibile che gli immigrati vengano a vivere nei nostri condomini e poi comincino a comportarsi come Ras di quartiere o terroristi - dice - dovrebbero rispettare le regole e invece prima fanno finta di non capire poi, se redarguiti, passano alla minacce. Il decreto è troppo tenero». E ha lanciato la sua proposta: «Gli immigrati che chiedono la residenza, se in possesso dei requisiti, dovrebbero essere messi sotto osservazione per sei mesi». Il piano, annunciato davanti ai volti increduli ma silenziosi dell’opposizione, suona più o meno come una prova d’esame: «Nel momento in cui ottengono la residenza - ha detto Bettio - la commissione dovrebbe assumersi il compito di seguirne gli spostamenti e controllarne il comportamento andando a chiedere informazioni anche ai vicini di casa. Passati questi primi sei mesi – ha continuato - se gli stranieri si sono comportati bene, allora possono restare, in caso contrario devono essere sottoposti ad altri tre mesi di verifica e poi espulsi». Poi l’affondo: «Sarebbe giusto fargli capire come ci si comporta usando gli stessi metodi dei nazisti. Per ogni trevigiano a cui recano danno o disturbo, vengono puniti dieci extracomunitari». Dal banco della giunta, Gobbo annuiva e l’opposizione lasciava correre: «E’ da anni che viviano il fenomeno dell’immigrazione - dice Sbarra - e la Lega, per propaganda, continua a spacciarlo come emergenza, invece di attivare tempestivamente politiche serie».
(Fonte Repubblica.it)
RESOCONTO RIUNIONE DELLA SINISTRA FRANCAVILLESE
Ieri sera, presso il centro socio-culturale Cento Passi, si è tenuta la riunione della Sinistra francavillese. È stata una riunione fortemente partecipata sia per la quantità dei temi dibattuti che per il numero delle presenze: oltre a Emanuele Modugno, Angelo Rochira, Eugenio De Simone e Gigliola Palazzo nei ruoli di portavoce, rispettivamente di Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Sinistra Democratica e Verdi, numerosi sono stati, infatti, i partecipanti allincontro. Si è parlato, innanzitutto, della festa che si terrà nei giorni 27, 28 e 29 dicembre, festa su cui tutti si sono espressi in maniera favorevole. Si è discusso, poi, sulle prospettive dellopposizione a Francavilla Fontana; impossibile è stato, a tal proposito, non evidenziare come, pur avendo un forte radicamento sociale allinterno della città, essa non sia avvertita dalla popolazione nel territorio a causa dellassenza quasi totale di manifesti, comizi, o più semplicemente comunicati alla fine dei lavori consiliari. Difetti di rappresentanza si sono rilevati nel fatto che Tommaso Resta, eletto coi voti di tutta quanta lUnione alle passate elezioni, sia oggi a capo del PD francavillese, ruolo che non coincide con quello assegnatogli dagli elettori, quegli elettori e quei partiti che pur avendolo votato e sostenuto allora, in rappresentanza di tutta la coalizione, non si ritrovano nel nuovo PD e che, dunque, risultano estromessi dal consiglio comunale . Restando al nostro comune, si è discusso su questioni amministrative, in particolare sullultima tegola caduta sulla giunta Marinotti: il Tar ha, infatti, dato ragione alla Monteco (ditta che raccoglie i rifiuti a Francavilla), e così il Comune dovrà dare ora 2,5 milioni di euro alla ditta per servizi aggiuntivi. Che si voglia fare la stessa fine di Taranto
la bancarotta? Poi, mentre ancora ci sono 49 opere pubbliche bloccate, per fare cifra tonda il consiglio comunale ha deciso di aggiungerne unaltra: il Palazzetto dello sport. Per quanto riguarda il processo unitario della Sinistra non è emersa finora una linea unica da seguire, risultandoci essere ancora due diverse proposte: da un lato, la federazione dei partiti; dallaltro, limmediato partito unico. Unanimità, invece, si è registrata nel dare alle tematiche del Lavoro, della Sanità, dellAmbiente e della Scuola, la priorità assoluta. Proprio in merito a questo tema ed in vista dellimportante appuntamento dell 8 e 9 dicembre a Roma, è stata indicata la delegazione che andrà agli Stati Generali in rappresentanza della Sinistra francavillese. Aggiornamento al 10 dicembre, dopo detti Stati Generali.
Rifondazione comunista Francavilla Fontana 04/12/2007
(Fonte Brindisitg24.it)
lunedì 3 dicembre 2007
Il 14 ottobre ha sconvolto la politica italiana?????
Leggevo questi giorni il post sul blog La Chiazza Francavillese,dove si asserisce che dopo il 14 ottobre,ossia nascita del cosi' tanto annunciato mostro chiamato PD,la politica italiana ha subito uno scossone.
Facendo una attenta analisi,forse e' vero,in effetti sul post si dice che:Froza Italia s'e' sciolta,Prodi e' piu' saldo di prima,Berlusconi soffre di frequenti spasmi da fine-protagonismo e l'intero centro-destra ha accusato il colpo,tutto giusto,ma come dico sempre io si parte sempre dal basso;e riportando la situazione a livello comunale non mi pare che ci sia stato sto scossone,inoltre ho le mie forti perplessita' sulla durata armonica del Pd in citta',sappiamo tutti come funziona Francavilla,clienti e clientelismi.Quindi cambiamo nome,partito,simbolo,ma le gente e' sempre la stessa!
Questo e' un fenomeno che ho denunciato gia' tempo fa qunado affermavo che la nascita del Pd non avrebbe cambiato la situazione in citta',perche' e' il cittadino prima di tutto che deve cambiare mentalita',finche' cio' non succede possono nascere dieci identita' politiche al mese,ma il palazzo sara' sempre sotto l'egida di C.e company.
Anche nella opposizione bisogna cambiare mentalita' ed iniziare ad essere piu' compatti senza i soliti eccessi di protaginismo,coinvolgendo tutte le identita' politiche affini della citta' che sicuramente possono fornire il loro contributo!!!
Penso che la politica con la "P" maiuscola e' quella fatta da gente umile,pronta al dialogo e disponibile alle critiche,finche' questo non avviene la nostra amata Francavilla continuera' a vegetare mentre i paesi limitrofi ci surclassano.
Angelo Roma
Facendo una attenta analisi,forse e' vero,in effetti sul post si dice che:Froza Italia s'e' sciolta,Prodi e' piu' saldo di prima,Berlusconi soffre di frequenti spasmi da fine-protagonismo e l'intero centro-destra ha accusato il colpo,tutto giusto,ma come dico sempre io si parte sempre dal basso;e riportando la situazione a livello comunale non mi pare che ci sia stato sto scossone,inoltre ho le mie forti perplessita' sulla durata armonica del Pd in citta',sappiamo tutti come funziona Francavilla,clienti e clientelismi.Quindi cambiamo nome,partito,simbolo,ma le gente e' sempre la stessa!
Questo e' un fenomeno che ho denunciato gia' tempo fa qunado affermavo che la nascita del Pd non avrebbe cambiato la situazione in citta',perche' e' il cittadino prima di tutto che deve cambiare mentalita',finche' cio' non succede possono nascere dieci identita' politiche al mese,ma il palazzo sara' sempre sotto l'egida di C.e company.
Anche nella opposizione bisogna cambiare mentalita' ed iniziare ad essere piu' compatti senza i soliti eccessi di protaginismo,coinvolgendo tutte le identita' politiche affini della citta' che sicuramente possono fornire il loro contributo!!!
Penso che la politica con la "P" maiuscola e' quella fatta da gente umile,pronta al dialogo e disponibile alle critiche,finche' questo non avviene la nostra amata Francavilla continuera' a vegetare mentre i paesi limitrofi ci surclassano.
Angelo Roma
lunedì 26 novembre 2007
ED E' MAGIA.....COME S'INDEBITA FRANCAVILLA
Pensavamo di averle viste tutte! Ma, francamente, assessori esperti di operazioni finanziarie e grandi conoscitori dei rischi di mercato ci mancavano.Il risultato? I segni negativi per i nostri bilanci comunali aumentano a causa di ulteriori interessi passivi su operazioni denominate swap per € 97.029,89 € (vd. delibera G.M. n. 256 del 20/07/2007) e recentemente di altri € 220.000,00= previsti nella variazione al bilancio di previsione 2007 votata dalla maggioranza nella seduta di Consiglio Comunale del 15.10.2007 (delibera n. 41).Ed allora chiediamoci: su quali conoscenze ed esperienza dei mercati finanziari sono state discusse e adottate le delibere? Tra i sottoscrittori della delibera n. 159 del 10/05/2006 avente ad oggetto “offerta per la ristrutturazione dell’indebitamento attraverso l’uso di strumenti finanziari derivati” vi è un esperto di sofisticati meccanismi matematici?Tutta la vicenda nasce dalla delibera G.M. n. 433 del 27/12/2005 che approvava l’emissione e il collocamento di Buoni Obbligazionari Comunali (B.O.C.) per € 19.500.000,00 e della durata di 20 anni. L’operazione avveniva tramite la Banca OPI (Istituto del gruppo San Paolo Imi), l’unica tra quelle operanti in Francavilla che ha fatto pervenire il plico contenente l’offerta per l’emissione obbligazionaria.Banca OPI: vi dicono niente i BOC di Taranto? Stessa identica strategia e copiati alla perfezione.Altrettanto si dica della menzionata delibera n. 159/2006 con la quale si è accettata la proposta,sempre della Banca Opi, per la ristrutturazione dell’indebitamento attraverso l’uso di mercati finanziari derivati. La scadenza del contratto è fissata per il 31/12/2025 per un debito complessivo coperto di 28.600.000,00 € circa.Poiché le delibere riportano pari pari i contenuti dei contratti proposti dalla Banca sicuramente gli amministratori che le hanno approvate sono in grado di spiegarci i termini mirroring, plain vanilla con collar, interest rate swap, calcolo unadjusted, icap euro del circuito Reuters,ecc..Se no come è stato possibile sottoscrivere un contratto così complesso, oscuro e pieno di rischi ma idoneo ad assicurare guadagni solo alla banca?E i revisori dei conti, se hanno esaminato le proposte e comunque valutato le scelte negli atti di loro competenza (bilanci preventivi, consuntivi, bilanci di assestamento, variazioni di bilancio),come hanno potuto esprimere un parere o un giudizio senza calcolare i rischi dei tassi di interesse?E’evidente,comunque, che gli assessori comunali sono stati allettati proprio dalle parole “ ristrutturazione dell’indebitamento” che, come un miraggio, consentiva loro di utilizzare tali operazioni finanziarie per allontanare il più possibile le scadenze di gran parte dei debiti contratti con la Cassa depositi e prestiti (magari oltre la fine dei loro mandati), abbassare i tassi di interesse, liberarsi dai possibili vincoli di bilancio posti dal patto di stabilità e,soprattutto, avere ancora occasioni per contrarre ulteriori finanziamenti accrescendo però l’ammontare complessivo del nostro debito pubblico.L’opportunità di ulteriori finanziamenti per coltivare e rafforzare il consenso elettorale ha talmente accecati gli amministratori da formalizzare con atti deliberativi le condizioni standard imposte dalle banche e penalizzanti già in partenza per gli interessi della collettività.Per concludere alcune domande a questa coraggiosa (sulla pelle degli ignari cittadini) squadra d’assalto della finanza creativa:1) a quali incalcolabili ed imprevedibili danni futuri avete esposto il Comune e,sostanzialmente, i cittadini?2) di quanto vedremo crescere la spesa per i tassi di interesse alla luce delle delibere approvate?3) prima di approvare gli atti deliberativi avete almeno letto che “le condizioni non devono ritenersi impegnative per la banca OPI” ed ancora “l’estinzione anticipata del contratto comporterà il versamento di un indennizzo, pari al valore finanziario dell’operazione (Euro 28.600.000,00 circa) stessa calcolato secondo la prassi dei mercati finanziari”?4) avete consapevolezza di quanti debiti consegnerete ai cittadini ed ai futuri amministratori alla luce delle delibere approvate?5)-non sapete che il Comune,e cioè i cittadini, rimborsa annualmente quote capitali per un totale di € 1.246.312,53: € 569.073,81= per rimborsi quote capitale mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti ed € 677.238,72 per rimborsi quote capitale di prestiti obbligazionari (B.O.C.).E non è tutto se pensiamo alla mole di debiti fuori bilancio già approvati o che stanno per cadere sulla testa dei cittadini come macigni (Monteco docet..), alle sorti delle Opere Pubbliche che tanto avrebbero reso “bella e attraente Francavilla” e destinatarie di milioni di euro finanziati “in allegria” …….Ancora una volta va denunciata la superficialità e la non curanza nella gestione della spesa pubblica da parte di questa classe amministrativa che governa la Città.I cittadini prendano atto dello stato economico finanziario in cui versa Francavilla grazie anche alle loro troppe “disattenzioni” (l’aumento TARSU era già un primo segnale preoccupante).
Francavilla Fontana, lì 17.11.2007
Cosimo RODIADemocratici Per la Costituzione
Francavilla Fontana, lì 17.11.2007
Cosimo RODIADemocratici Per la Costituzione
SIAMO ALLE SOLITE.......
Ci risiamo,un'altro episodio di violenza inaudita e inspiegata nella nostra cara ITALIA che va sempre piu' a rotoli.
Secondo voi qual e' la molla che nella mente umana oggi sta fecndo proliferare questi episodi cosi' violenti che ormai sono all'ordine del giorno?
(La notizia)
Genova/ Massacrato per una lite in autostrada. Un 61enne in fin di vita
Lunedí 26.11.2007 15:40
Un diverbio stradale, un litigio per motivi di viabilità. Per questo un 61enne fiorentino è stato preso a calci e pugni e massacrato. Gli agenti della polizia stradale della sottosezione di Sampierdarena (Genova) e della squadra mobile del capoluogo ligure hanno arrestato in nottata una delle tre persone che ha partecipato al pestaggio. La vittima si chiama Franco Giuliani, spedizioniere fiorentino di 61 anni. L'arrestato, un trentaduenne, è stato rintracciato e arrestato a Sanremo. L'episodio di violenza era avvenuto alle 13 di ieri sull'autostrada A10 nel tratto compreso tra Celle Ligure e Varazze. In una piazzola di sosta il 61enne è stato massacrato a calci e pugni da tre uomini fuggiti a bordo di una Range Rover di cui un testimone ha preso la targa.
La vittima era riuscita a guidare fino all'area di servizio di Sant'Ilario, a Genova. Li' aveva chiesto soccorso. Era stato trasportato in ambulanza all'ospedale San martino di Genova, dove era andato in arresto cardiaco. I medici lo hanno rianimato. Da ieri sera versa in condizioni disperate nel reparto di rianimazione del nosocomio genovese. Era stato lui stesso, prima di perdere i sensi, a riferire che all'origine del pestaggio c'era stato un diverbio per questioni di viabilità. Proseguono le ricerche delle altre due persone che hanno partecipato al pestaggio.
Secondo voi qual e' la molla che nella mente umana oggi sta fecndo proliferare questi episodi cosi' violenti che ormai sono all'ordine del giorno?
(La notizia)
Genova/ Massacrato per una lite in autostrada. Un 61enne in fin di vita
Lunedí 26.11.2007 15:40
Un diverbio stradale, un litigio per motivi di viabilità. Per questo un 61enne fiorentino è stato preso a calci e pugni e massacrato. Gli agenti della polizia stradale della sottosezione di Sampierdarena (Genova) e della squadra mobile del capoluogo ligure hanno arrestato in nottata una delle tre persone che ha partecipato al pestaggio. La vittima si chiama Franco Giuliani, spedizioniere fiorentino di 61 anni. L'arrestato, un trentaduenne, è stato rintracciato e arrestato a Sanremo. L'episodio di violenza era avvenuto alle 13 di ieri sull'autostrada A10 nel tratto compreso tra Celle Ligure e Varazze. In una piazzola di sosta il 61enne è stato massacrato a calci e pugni da tre uomini fuggiti a bordo di una Range Rover di cui un testimone ha preso la targa.
La vittima era riuscita a guidare fino all'area di servizio di Sant'Ilario, a Genova. Li' aveva chiesto soccorso. Era stato trasportato in ambulanza all'ospedale San martino di Genova, dove era andato in arresto cardiaco. I medici lo hanno rianimato. Da ieri sera versa in condizioni disperate nel reparto di rianimazione del nosocomio genovese. Era stato lui stesso, prima di perdere i sensi, a riferire che all'origine del pestaggio c'era stato un diverbio per questioni di viabilità. Proseguono le ricerche delle altre due persone che hanno partecipato al pestaggio.
sabato 24 novembre 2007
Concorso
QUANTI NE DEVONO MORIRE ANCORA......?
Ma insomma,quanti nostri soldati devono ancora morire prima di poter andare via da questo maledetto Afghanistan?
(La notizia)
Mattinata di sangue in Afghanistan dove un kamikaze si è fatto saltare in aria accanto a un ponte uccidendo un militare italiano, il maresciallo capo dell'esercito Daniele Paladini del secondo reggimento Pontieri di Piacenza, e nove civili afghani, di cui quattro bambini.
Nell'attentato, avvenuto nella valle di Pagman, a circa 15 chilometri a ovest della capitale, sono rimasti feriti anche altri tre soldati del nostro contingente di stanza a Kabul, immediatamente trasportati in ospedale. I bimbi morti stavano uscendo da una scuola situata nei pressi, allorché sono stati investiti dall'esplosione.
A dare notizia della morte di Paladini, 35 anni di Lecce che lascia moglie e una figlia di 5 anni, è stato lo Stato Maggiore della Difesa. Nell'attentato sono rimasti leggermente feriti il capitano Salvatore Di Bartolo, dell'11esimo Reparto Infrastrutture di Messina; il capitano Stefano Ferrari, del secondo reggimento Pontieri di Piacenza; il caporale maggiore scelto Andrea Bariani, del quinto reggimento Alpini di Vipiteno.
L'esplosione, riferiscono allo Stato Maggiore della Difesa, è avvenuta alle 9:52 locali, le 6:22 in Italia. L'attentatore suicida, degli "studenti di Dio", è arrivato a piedi ed è stato visto salire dal greto di un fiume. Sono stati gli stessi militari italiani che fornivano la cornice di sicurezza per la cerimonia ad individuarlo e a bloccarlo. La loro reazione ha impedito che l'uomo si facesse esplodere nel mezzo della folla, rendendo ancora più pesante il bilancio dell'attentato. I talebani hanno rivendicato l'azione.
(La notizia)
Mattinata di sangue in Afghanistan dove un kamikaze si è fatto saltare in aria accanto a un ponte uccidendo un militare italiano, il maresciallo capo dell'esercito Daniele Paladini del secondo reggimento Pontieri di Piacenza, e nove civili afghani, di cui quattro bambini.
Nell'attentato, avvenuto nella valle di Pagman, a circa 15 chilometri a ovest della capitale, sono rimasti feriti anche altri tre soldati del nostro contingente di stanza a Kabul, immediatamente trasportati in ospedale. I bimbi morti stavano uscendo da una scuola situata nei pressi, allorché sono stati investiti dall'esplosione.
A dare notizia della morte di Paladini, 35 anni di Lecce che lascia moglie e una figlia di 5 anni, è stato lo Stato Maggiore della Difesa. Nell'attentato sono rimasti leggermente feriti il capitano Salvatore Di Bartolo, dell'11esimo Reparto Infrastrutture di Messina; il capitano Stefano Ferrari, del secondo reggimento Pontieri di Piacenza; il caporale maggiore scelto Andrea Bariani, del quinto reggimento Alpini di Vipiteno.
L'esplosione, riferiscono allo Stato Maggiore della Difesa, è avvenuta alle 9:52 locali, le 6:22 in Italia. L'attentatore suicida, degli "studenti di Dio", è arrivato a piedi ed è stato visto salire dal greto di un fiume. Sono stati gli stessi militari italiani che fornivano la cornice di sicurezza per la cerimonia ad individuarlo e a bloccarlo. La loro reazione ha impedito che l'uomo si facesse esplodere nel mezzo della folla, rendendo ancora più pesante il bilancio dell'attentato. I talebani hanno rivendicato l'azione.
domenica 18 novembre 2007
MA SIAMO FUORI O COSA?
Dalla galera alle passerelle, passando per una notte in cui, ubriaco, alla guida di un furgone ha ucciso 4 ragazzi di età compresa tra i 16 e i 19 anni. E' una storia sorprendente la vita di Marco Ahmetovic, il rom di 22 anni che il 23 aprile di quest'anno, alla guida di un furgoncino e completamente ubriaco, uccise 4 giovani su una strada statale nei pressi di Appignano, in provincia di Ascoli Piceno. Condannato in primo grado a sei anni e mezzo per omicidio colposo plurimo, sta scontando la pena ai domiciliari e a breve sarà il testimonial di una collezione di jeans disegnata apposta per lui: la 'romjeans';che pare mettera' a disposizione del caro omicida 30.000 € per le pubblicita' sui cartelloni....roba da far ammattire completamente!!!
venerdì 16 novembre 2007
PENA DI MORTE,BASTA!!!SECONDO TUTTI?
Da un po' di giorni echeggia nei media la notizia che l'O.N.U. ormai stia per firmare la moratoria sulla pena di morte,e sembra che oggi finalmente sia arrivata sto benedetto voto....ma nella gente comune?Che si dice?
L'articolo.........
NEW YORK - La terza commissione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la risoluzione per la moratoria delle esecuzioni capitali. I Paesi che hanno votato a favore sono stati 99; 52 i contrari; 33 gli astenuti. Proprio nel giorno in cui la Corte Suprema degli Stati Uniti ha fermato il boia della Florida che oggi avrebbe dovuto mettere a morte Mark Dean Schwab, condannato all'iniezione letale nel 1992 per aver rapito, violentato e ucciso un bambino di 11 anni, la commissione dell'Assemblea delle Nazioni Unite ha approvato la moratoria accogliendo la proposta sostenuta con convinzione da 13 anni proprio dall'Italia. I tre precedenti tentativi di far approvare una moratoria, nel 1994, nel 1999 e nel 2003, erano falliti. "E' stato il successo di una battaglia portata avanti dall'Italia", ha commentato soddisfatto il presidente del Consiglio Romano Prodi. "Le esecuzioni capitali - ha sempre sottolineato il ministro degli Esteri Massimo D'Alema - sono un estremo, visibile atto di violenza, che appartiene ad una cultura che dovrebbe essere consegnata al passato". La risoluzione L29 era stata presentata da Nuova Zelanda e Brasile, era stata depositata presso la Terza Commissione il 1° novembre scorso e ieri erano iniziatele procedure di voto con l'esame degli emendamenti. Il testo - che passerà ora all'assemblea generale dove dovrebbe essere votata entro la metà di dicembre - ha ottenuto due voti in più della maggioranza richiesta dei 97 necessari per ottenere la maggioranza assoluta.
"E' un grande successo dell'Italia. La risoluzione approvata oggi dalla terza commissione dell'assemblea generale dell'Onu rappresenta una formidabile arma di dissuasione politica e morale", ha detto il sottosegretario agli Esteri Gianni Vernetti. "Oggi si è scritta una pagina importante del diritto internazionale. Questo voto darà forza all'opinione pubblica e alla società civile dei paesi in cui la pena di morte viene ancora applicata e spesso abusata". L'esecuzione in Florida era prevista per le 18 di oggi (la mezzanotte in Italia) dopo il via libera, in mattinata,della Corte d'Appello. Per il momento, il destino di Schwab, è stato deciso dalla Corte Suprema federale, inparticolare da Clarence Thomas, il conservatore che ha competenza sui ricorsi provenienti dalla Florida. Si tratta anche di un test storico sull'orientamento dei togati di Washington, che a gennaio cominceranno a discutere un caso del Kentucky sulla costituzionalità dell'iniezione letale.
"E' un grande successo dell'Italia. La risoluzione approvata oggi dalla terza commissione dell'assemblea generale dell'Onu rappresenta una formidabile arma di dissuasione politica e morale", ha detto il sottosegretario agli Esteri Gianni Vernetti. "Oggi si è scritta una pagina importante del diritto internazionale. Questo voto darà forza all'opinione pubblica e alla società civile dei paesi in cui la pena di morte viene ancora applicata e spesso abusata". L'esecuzione in Florida era prevista per le 18 di oggi (la mezzanotte in Italia) dopo il via libera, in mattinata,della Corte d'Appello. Per il momento, il destino di Schwab, è stato deciso dalla Corte Suprema federale, inparticolare da Clarence Thomas, il conservatore che ha competenza sui ricorsi provenienti dalla Florida. Si tratta anche di un test storico sull'orientamento dei togati di Washington, che a gennaio cominceranno a discutere un caso del Kentucky sulla costituzionalità dell'iniezione letale.
(Fonte Repubblica.it)
Questo e' quanto....ma io in questi giorni parlo e ascolto i commenti della gente che mi circonda,gli ultimi fatti di cronaca legati agli immigrati,non stanno facendo altro che alimentare episodi xenofobi e addirittura piu' di qualcuno parla di PENA DI MORTE....ma come proprio ora che dopo tante battaglie stiamo cercando di eliminarla???
mercoledì 14 novembre 2007
COSI' PROPRIO NON VA
ROMA - La bara di legno chiaro arriva sul sagrato che sono passate da poco le 11. Si fanno tutti intorno al carro funebre ma dietro c'è un'altra macchina, con i finestrini posteriori oscurati da tendine nere. Dentro c'è una donna che grida e piange, "toglietevi di lì, fatemi vedere mio figlio, levatevi da davanti, voglio vedere mio figlio". In quella macchina ci sono i genitori. E' la giornata più difficile, l'ultima e la prima di tante che verranno. E' il giorno dei funerali di Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio ucciso domenica in un autogrill sulla A1. Piazza della Balduina, sulla quale si affaccia la chiesa di San Pio X, è colma di gente fin dalle 10.30 del mattino. La funzione comincia alle 12 ma arrivano tutti presto. Gli amici di "Gabbo", i giovani e giovanissimi che lo seguivano nei locali della capitale dove faceva il deejay, i tifosi della Lazio e non solo. Perché di sciarpette ce ne sono tante ma non solo biancocelesti. Anche giallorosse, rossonere. Sono orgoglio e dolore di genere, non solo di squadra. Piange Francesco Totti mentre in chiesa abbraccia la madre e il padre del ragazzo, con lui c'è Luciano Spalletti. La piazza è stipata, sulla scalinata della chiesa è difficile salire, il sagrato è affollato, le navate sono piene. In tutto circa cinquemila persone. A chi temeva incidenti, la risposta più dura: un silenzio di piombo. Su un lato della chiesa, all'esterno della parrocchia, una scritta: "Vendetta per Gabriele", firmato "Balduina". Tutto il quartiere si stringe intorno alla famiglia. A due passi dalla chiesa c'è via Attilio Friggeri, col negozio del padre dove Gabriele lavorava. Una montagna di corone di fiori rende difficile l'accesso alla chiesa. Una corona ha spillati, sul nastro, i bigliettini di tutti i negozi della zona. Don Paolo Tammi, il parroco a cui è affidata l'omelia, ricorda Gabriele dicendo che "quindici anni fa fece qui la prima comunione, ha sempre frequentato la parrocchia". Tante le corone con i colori della Lazio, gli "Ultras Partenopei", gli "Utenti di Antilazio.com", quelle degli amici, Jacopo, Chicco, quella di Antonello Venditti. Il feretro arriva, è un grande applauso. Entra la bara, è presto per la messa, una voce invita a pregare nell'attesa. Fuori piove, ma nessuno si muove.
Le letture, i canti sacri, poi don Paolo che non si perde in chiacchiere. La chiama "una situazione allucinante", dice "che cosa ha fatto per non vivere più, non l'abbiamo ancora capito". Insiste, e ogni passaggio è un applauso. "Si può morire così - si chiede - per giunta dormendo? Qualcuno ci deve dire perché". Il perché e la giustizia sono il cuore dell'omelia. "Se parliamo di perdono - dice don Paolo - dobbiamo parlare di giustizia. Questa morte chiede giustizia. Ce ne sarà una divina, e nessuno potrà dire niente. Ma ci dev'essere anche una giustizia umana che aiuti, per quanto possibile, a placare gli animi. Allora, prima o poi, cercheremo di perdonare". La reprimenda, don Paolo lo sa, non è per una parte sola. Parla del "malessere" diffuso fra i ragazzi, "così poco ascoltato dagli adulti e così poco condiviso", un malessere "che si è trasformato in violenza", ma "le violenze peggiorano la vita e soprattutto procurano sensi di colpa che non potremo rimuovere". Durante la funzione piangono in tanti, si abbracciano. Non vola una mosca. La compostezza mantenuta per oltre due ore si rompe alla fine, quando il feretro esce dalla chiesa. Uno, due, tre lunghissimi applausi, i tifosi schierati da tempo, la scalinata trasformata in curva di uno stadio. Tutti lì ad aspettare Gabriele, le facce scure, giubbotti, cappellini, occhiali da sole sotto la pioggia. Ecco la bara, partono i cori, un boato cupo che risuona nella piazza ammutolita. Gridano "Gabriele è con noi, Gabriele è uno di noi", "Da veri laziali / battiamo le mani", cantano l'inno della squadra, parte una "sciarpata", tutte le sciarpette sollevate in alto con le mani verso il carro funebre. Una voce isolata approfitta di un momento di silenzio per gridare "polizia bastarda". A due passi, vicino alla bara, c'è il prefetto di Roma, Carlo Mosca. Il tentativo viene zittito da una bordata di fischi e dall'Inno di Mameli. Tanti, fra quelli che cantano, fanno il saluto romano. La folla si scioglie, parte un corteo di ultrà che marciano lungo viale delle Medaglie d'Oro. Scandiscono lo slogan "giustizia, giustizia", ma anche "boia chi molla" e "poliziotti bastardi". Il corteo si fa via via più fitto. Destinazione: stadio Olimpico.
Le letture, i canti sacri, poi don Paolo che non si perde in chiacchiere. La chiama "una situazione allucinante", dice "che cosa ha fatto per non vivere più, non l'abbiamo ancora capito". Insiste, e ogni passaggio è un applauso. "Si può morire così - si chiede - per giunta dormendo? Qualcuno ci deve dire perché". Il perché e la giustizia sono il cuore dell'omelia. "Se parliamo di perdono - dice don Paolo - dobbiamo parlare di giustizia. Questa morte chiede giustizia. Ce ne sarà una divina, e nessuno potrà dire niente. Ma ci dev'essere anche una giustizia umana che aiuti, per quanto possibile, a placare gli animi. Allora, prima o poi, cercheremo di perdonare". La reprimenda, don Paolo lo sa, non è per una parte sola. Parla del "malessere" diffuso fra i ragazzi, "così poco ascoltato dagli adulti e così poco condiviso", un malessere "che si è trasformato in violenza", ma "le violenze peggiorano la vita e soprattutto procurano sensi di colpa che non potremo rimuovere". Durante la funzione piangono in tanti, si abbracciano. Non vola una mosca. La compostezza mantenuta per oltre due ore si rompe alla fine, quando il feretro esce dalla chiesa. Uno, due, tre lunghissimi applausi, i tifosi schierati da tempo, la scalinata trasformata in curva di uno stadio. Tutti lì ad aspettare Gabriele, le facce scure, giubbotti, cappellini, occhiali da sole sotto la pioggia. Ecco la bara, partono i cori, un boato cupo che risuona nella piazza ammutolita. Gridano "Gabriele è con noi, Gabriele è uno di noi", "Da veri laziali / battiamo le mani", cantano l'inno della squadra, parte una "sciarpata", tutte le sciarpette sollevate in alto con le mani verso il carro funebre. Una voce isolata approfitta di un momento di silenzio per gridare "polizia bastarda". A due passi, vicino alla bara, c'è il prefetto di Roma, Carlo Mosca. Il tentativo viene zittito da una bordata di fischi e dall'Inno di Mameli. Tanti, fra quelli che cantano, fanno il saluto romano. La folla si scioglie, parte un corteo di ultrà che marciano lungo viale delle Medaglie d'Oro. Scandiscono lo slogan "giustizia, giustizia", ma anche "boia chi molla" e "poliziotti bastardi". Il corteo si fa via via più fitto. Destinazione: stadio Olimpico.
(Fonte Repubblica.it)
BENVENUTO
Nasce oggi 14 NOVEMBRE 2007 il mio blog...l'ho battezzato TUTTO A 360° perche' si parlera' di tutto e di piu',sia a livello nazionale,che mondiale,che locale....di attualita' e di sport di politica e di cronaca(spero sempre poco pero'),avrete tutti i visitatori spazio per commenti,consigli e perche' no anche critiche.....VISITATE NUMEROSI
ANGELO
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